Pochi giorni fa, la celebre casa d’aste Christie’s, ha debuttato nel mondo della crypto art, mettendo in vendita un’opera completamente digitale creata dal “net artist” Beeple. Le sue opere sono registrate su blockchain con un NFT (Non Fungible Token) criptato contenente la firma dell’artista. Il token serve a verificare il legittimo proprietario e l’autenticità della creazione.
In questa puntata di Cryptovalues, Federica Rocco ospita il Prof. Massimo Franceschet. Oltre ad essere docente di informatica all’università di Udine, Franceschet è anche lui un crypto artist. In questa puntata ci racconta tutti i segreti di questa nuova ed affascinante frontiera dell’arte moderna.
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L’avvento della blockchain, ha permesso non solo la nascita di un nuovo paradigma finanziario, ma anche di moltissime e nuove tecnologie che influenzano diversi ambiti. Uno dei vantaggi infatti, delle tecnologie in blockchain è la garanzia della tracciabilità che, in questo caso, come spiega il Prof. Franceschet, si applica anche ad una proprietà intellettuale.
“In questo caso, il collezionista acquista l’NFT ma non la proprietà intellettuale che resta all’artista.- Spiega Massimo Franceschet -Ciò che differenzia la crypto art dagli altri tipi di arte è l’immaterialità del bene. Corpo mistico e corpo meccanico convivono in un file astratto”.
Luisa Vittoria Amen