La fantascienza come arte
Questo venerdì navighiamo nel mare della Fantascienza. Un abisso irresistibile, che ci attrae con la forza di un buco nero. Matrix, Black Mirror, Ex Machina… nomi diventati iconici, quanto le loro colonne sonore. Suggestioni allucinate e allucinanti, profonde, inaspettate, grandiose e sorprendenti. Entità che si vestono dell’enormità del futuro.
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La Fantascienza in fondo è questo: uno specchio su un sogno. Su quello che potrebbe essere. Che vorremmo fosse. O che non vorremmo mai vedere. Se la misura del colore è lo spettro della luce visibile, quello della science fiction è lo spettro della possibilità. La nostra mente e le sue infinite potenzialità; fantasia e immaginazione.
Sciogliete le briglie e lasciatevi andare. La musica è quella giusta per credere nell’impossibile.
Eleonora Medica