ED È SUBITO SIRI

Ai, politica e attualità: tra fake news e tracciamento dati

“Solo perché non ti interessi alla politica non significa che la politica non si interessi di te.” (Pericle)

 

 

Rousseau, ne Il contratto sociale, diceva che la coscienza dei cittadini è la vera forza della democrazia. Se questa coscienza non viene alimentata, la società si trova in uno stato di decadenza generale. La nuova società presuppone che un uomo nuovo, educato, lontano dalla corruzione, edifichi lo stato di diritto sui valori di libertà e uguaglianza.

Facciamo un salto nel presente. Elezioni USA 2020: Twitter è ormai il nemico pubblico numero uno di Donald Trump. È il caso più noto, ma non certo l’unico: Reddit ha deciso di chiudere la più grande tra le sue sezioni di sostenitori del presidente americano, Twitch ha temporaneamente sospeso il canale di Trump per aver violato i termini relativi alla “condotta che promuove odio”, Snapchat ha fatto sapere che non promuoverà più i tweet di Trump sul suo canale Discover per non “amplificare voci che incitano alla violenza razziale”. Perfino il più pavido tra i social network, vale a dire Facebook, ha infine preso posizione, facendo sapere che non ci sarebbero state eccezioni, nemmeno per i politici, alla tolleranza zero verso i post che incitano alla violenza. E Donald trema, tanto da aver dichiarato che – se vincerà le elezioni – vorrebbe abrogare la Sezione 230.

Vincerà? Chissà.

 

 

Ascolta anche: L’Hard Brexit e la politica 2.0 ai tempi dei social

 

 

Intanto la sua amministrazione si dà da fare. Se approdiamo sul territorio inglese, appuriamo che il 25 settembre 2020 è stata siglata la Dichiarazione degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sulla Cooperazione nella Ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale. Una visione condivisa per guidare le scoperte tecnologiche nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

Con oltre 42.000 vittime di Covid, la Gran Bretagna conta il bilancio peggiore d’Europa. Ciò sta facendo preoccupare molto, tanto che Johnson ha dichiarato di voler utilizzare ogni mezzo per contrastare il contagio. E qui fa capolino l’AI. La sua prima applicazione nella crisi sanitaria è sicuramente l’assistenza ai ricercatori per progettare un vaccino.

Basterà l’utilità di questa tecnologia ad abbattere la diffidenza delle persone? Scopriamolo insieme.

T. Sharon Vani

 

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