About
L’editore
Lelio Borgherese
Nella vita è questione di sintonia. C’è così tanto rumore là fuori che sentirsi è diventato difficile, a volte ci serve una mano. Eye of the Tiger dei Survivor o Piece of my Heart di Janis Joplin, per esempio.
Seguire quelle voci fino a quando serve. Non fino a dove, no. Lo spazio dentro, è tempo. Memoria, progetti, inciampi, slanci, pretese che quando non stanno più insieme ci lasciano con una sola cosa da fare: riannodare i fili del tempo.
Progettare la nuova versione di noi stessi significa riorganizzare in modo inedito le nostre conoscenze e trovare le prossime configurazioni.
L’editoriale
In ogni epoca infatti le società hanno scelto il punto di vista con cui interpretare il mondo in una prospettiva di senso: è toccato alla religione, all’arte, alla politica, all’economia. Il nostro mi pare sia indubitabilmente il tempo della tecnologia.
Per questo penso che parlarne sia inevitabile e indispensabile. Fare divulgazione e promozione di una cultura tecnologica consapevole e umanistica è insieme un atto politico di costruzione e un atto anarchico di ribellione. I confini nei quali viviamo e lavoriamo sono cambiati – non c’è nulla da fare.
Siamo in un Far West digitale in cui la corsa non è all’oro, cosa che capiamo, ma a ciò che non capiamo. E la cosa interessante è che fare comunità oggi non significa asserragliarsi al di qua dei fortini ma esporsi, andare fuori, parlare, comunicare. Significa cedere una quota di sicurezza e avere indietro una quota di fiducia.
Su questo scambio mi sono sempre giocato tutto, personalmente, come uomo, studente di filosofia e imprenditore.
Adesso però voglio schiacciare play e, senza mai andare in loop, mettermi ad ascoltare cosa hanno da dire le persone che amo, che stimo, che sono riuscito ad avere accanto a me in questo progetto di vita e di impresa incentrato sul senso di comunità e sulla relazione.
È la relazione tra gli opposti contigui che cerco – e che penso di stimolare e trovare nel buio di una sala di registrazione mentre le voci di tutti noi partono per l’orecchio di ascoltatori immaginari.
Ho scelto io il nome Radio Activa.
“Che fantasia! – Direte voi – E se ne vanta pure…” Sì, un poco sì. Perché io interpreto Radio Activa come un invito ad alzarci e dire la nostra. A essere attivi. A vigilare e dare testimonianza. A vivere.
E francamente qui c’è molto di cui andare orgogliosi. Siate Activi.
La redazione
Volevano solo fare i giornalisti, ma sono finiti a Radio Activa. Il Vietnam della divulgazione. Tecnologica per di più. Lavorano giorno e (quasi mai) notte per trovare, verificare, approfondire e semplificare le informazioni e gli approfondimenti sulla tecnologia. Immaginano il futuro per spiegare il presente. Detto così suona come una task force di intelligence del quarto tipo, ma la realtà è un’altra: amano tutti il proprio lavoro, il racconto di come stiamo cambiando. Chi sono? Eccoli finalmente!
Francesco Andriani
Architetto mancato per sua ammissione, si è preso la sua rivincita progettando la struttura logica e tecnologica della radio. Entusiasta, si è fatto prendere la mano: se vi piace il nostro studio, il design è sempre by Andriani. Poliforme ingegno.
Benedetto Antuono
Il nostro Social Media Manager e redattore "meme-orable"! Amante dei meme a tal punto che sogna di infilarli persino nelle mail aziendali. Un vero copy-master che trasforma ogni post in un capolavoro virale.
Mark Bartucca
Redattore di Radio Activa Plus e Customer Success Manager in Chorally. Ama dilemmi filosofici e polemiche social tanto quanto ama il caffè del mattino. Se c'è una discussione virale, Mark è pronto a scendere in campo con la sua verità, armato di tastiera e saggezza.
Sabrina Colandrea
Direttrice responsabile di Radio Activa Plus, è nata sotto il segno del Sasso - materano - e del sasso ha mantenuto l’indole: inamovibile, caparbia, concentrata. Impossibile da smuovere, incarna la declinazione moderna del Calvinismo: tra Giovanni, l’abnegato, e Italo, l’elegante. Cosa vuoi di più da una redazione?
Paolo Emilio Colombo
Responsabile della Comunicazione del Gruppo Activa, è l’unico a non aver capito che va bene cercare la complessità ma, se fai divulgazione, almeno le domande potrebbero essere più chiare. E però, come tiene la barra a dritta lui…. Piega la realtà e soprattutto la schiena dei Nostri infaticabili.
Francesca Ponchielli
Francesca è il ponte della redazione di Radio Activa Plus con la Gen Z, forte di un animo antico, che le permette di rapportarsi con i più boomer di noi, e di uno sguardo attento agli ultimi trend su TikTok. Wannabe Digital Strategist per ora è BeReal: una delle poche certezze che abbiamo.
Tatiana Sharon Vani
Che ci sia da arrivare al boss di Google Italia o al testimone oculare di un incidente in un combattimento tra galli, Sharon ce la fa. Animo rock in mentalità da educatrice svizzera, Excel dopo Excel porta a casa tutti gli obiettivi. Come la Ceres, Sharon c’è.
Andrea Zarrilli
Il fonico e Sound Designer di Radio Activa Plus, che trasforma i suoni in melodie, anche quando sembrano urlare di disperazione. Con le sue orecchie d'oro e armato di mixer, riesce a rendere pure le cacofonie più impertinenti un piacere per l'udito.