A 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi il convegno per celebrarne l’eredità

Nella Sala della Protomoteca del Campidoglio si è tenuto il convegno “L’insegnamento di Luigi Einaudi a 150 anni dalla nascita”, prima iniziativa dell’omonimo Comitato presieduto da Giuseppe Vegas

 

 

Nel tessuto della Storia d’Italia, poche figure emergono con la stessa rilevanza di Luigi Einaudi. A 150 anni dalla sua nascita, la sua eredità continua a risplendere come una luce guida per l’Italia di oggi. Nel cuore della città eterna, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, si è tenuto questa mattina il convegno “L’insegnamento di Luigi Einaudi a 150 anni dalla nascita”, che ha visto l’alto patronato e la presenza tra il pubblico del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’evento ha segnato l’inizio di una serie di celebrazioni, promosse dal Comitato nazionale per i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi, che mirano non solo a commemorare una grande figura del passato, ma anche a trasmettere il suo spirito innovativo e il suo coraggio alle generazioni future.

Qui la galleria fotografica ufficiale del convegno.

 

Einaudi, uomo straordinario

Luigi Einaudi non fu semplicemente un uomo di Stato, ma una figura poliedrica che ha influenzato molteplici ambiti della società italiana. Come dichiarato da Giuseppe Vegas, Presidente del Comitato, Einaudi può essere considerato “un uomo rinascimentale, il cui influsso si estende dalla politica all’Economia, dalla docenza all’attività giornalistica”. Uno straordinario patrimonio di conoscenza e idee che continua a essere una risorsa preziosa per l’Italia odierna, soprattutto in quest’epoca, caratterizzata da cambiamenti rapidi e sfide complesse.

 

Il pensiero di Einaudi

Uno degli aspetti più significativi del contributo di Luigi Einaudi è la sua visione della Storia e dell’Economia. Come evidenziato da Roberto Pertici, Professore onorario di Storia contemporanea dell’Università di Bergamo, Einaudi concepiva la storia come il risultato della lotta tra ideali e concezioni della vita. Questa visione dinamica della Storia, che esalta il ruolo degli “uomini innovatori” e promuove il miglioramento sociale ed economico, rimane straordinariamente rilevante anche ai giorni nostri.

 

Il contributo politico e morale di Einaudi

Angelo Maria Petroni, Professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza e di Scienza dell’Amministrazione dell’Università La Sapienza di Roma, ha sottolineato l’importanza e l’originalità del contributo politico di Einaudi. Quest’ultimo non si limitava a essere un buon amministratore, ma abbracciava un’ampia gamma di ideali fondati sulla libertà individuale, la morale e l’autodisciplina. La sua opposizione al corporativismo fascista e il suo sostegno per un sistema parlamentare evidenziano la sua ferma difesa dei valori democratici e della sovranità popolare.

 

L’Einaudi economista

Giovanni Farese, Professore associato di Storia dell’Economia dell’Università Europea di Roma, ha analizzato il contributo di Einaudi come economista. Quest’ultimo non solo ha sviluppato un corpus di idee liberali coerenti, ma ha anche promosso un approccio “empirico” alla politica economica. Il suo impegno nel garantire un equilibrio tra libertà economica e intervento statale continua a essere una fonte di ispirazione per gli economisti contemporanei, mentre il suo ruolo di coscienza critica della società rimane un esempio di impegno intellettuale e morale.

 

Eredità ambientale e sociale

Roberto Einaudi, Presidente onorario del Comitato e nipote di Luigi Einaudi, ha sottolineato l’attenzione del nonno per le tematiche ambientali già molti anni fa. Questo richiamo all’urgenza delle questioni riguardanti la sostenibilità continua a essere estremamente pertinente oggi, mentre il mondo affronta sfide senza precedenti legate al cambiamento climatico.

 

Il dialogo come fondamento del pensiero einaudiano

Un tema trasversale emerso dagli interventi è l’importanza del dialogo come parte fondamentale del pensiero di Luigi Einaudi. Come sottolineato anche da Roberto Einaudi, il nonno sosteneva l’idea che il bello e il perfetto non fossero l’uniformità, ma la varietà e il contrasto. Questo richiamo alla diversità e al confronto come motori del progresso sociale e culturale continua a essere un principio guida valido per affrontare le sfide del nostro tempo.

 

Il ruolo delle istituzioni e della legge

Un altro aspetto cruciale del pensiero di Einaudi è l’equilibrio tra l’esaltazione della “lotta” e il richiamo all’importanza degli argini istituzionali e sociali. Come evidenziato da Giovanni Farese, Einaudi considerava le istituzioni come fondamentali per garantire la stabilità e il progresso sociale ed economico; la legge, invece, doveva fungere da limite alla violenza e al conflitto.

 

 

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In conclusione, a 150 anni dalla sua nascita, l’eredità di Luigi Einaudi continua a rappresentare una guida per le nuove generazioni. Il suo pensiero, la sua integrità morale, il suo coraggio rimangono fonti di ispirazione per affrontare le sfide del presente e del futuro.

 

Per saperne di più sulle iniziative organizzate dal Comitato nazionale per i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi, approfondite qui.

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