Durante l’infanzia di Maurizio Berardo i computer erano ancora conosciuti come “cervelli elettronici”. Il suo primo computer è stata una calcolatrice Texas Instruments SR-56, programmabile con 256 istruzioni, con i programmi scritti su una piccola strip magnetica. Il primo personal computer, invece, è stato il TRS-80.
Berardo ha iniziato a lavorare nel campo informatico in una multinazionale quando i computer si programmavano con schede perforate. Ha costruito, poi, la sua carriera all’interno di Honeywell Information Systems, dove è cresciuto professionalmente girando l’Europa e il Medio Oriente come specialista in ambito “communication”, quello che oggi è conosciuto come “networking”.
Nel 2000 dirigeva un’azienda composta da tecnici pionieri della sicurezza informatica. Nel 2001 ha fondato Tecnojest, con l’intento innovativo di portare la domotica – un termine appena coniato – sui terminali portatili come palmari, Nokia Communicator e Blackberry.
È stato consulente per la creazione del draft della normativa 81-28 (antintrappolamento ascensori), ispirandosi ad essa per immaginare i sistemi di telecontrollo del futuro.
Nel 2009, Berardo ha brevettato il primo di cinque innovativi progetti: la lampadotta, una lampada che integra tutti i servizi necessari per la gestione automatizzata di un ufficio con 20 postazioni di lavoro.
Ha diretto Tecnojest con visione e spirito pionieristico, portando costantemente l’azienda sul mercato con idee all’avanguardia, anticipando i tempi anche di decenni. Molte delle soluzioni realizzate dall’azienda durante la sua guida si sono rivelate di successo con il passare del tempo.