Esplorando le prospettive, le sfide e il futuro della Ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, tra legislazione, delusioni e nuovi ostacoli
Il 2023 ha visto un’accelerazione straordinaria nell’evoluzione delle realtà legate all’intelligenza artificiale, con un impatto sempre più significativo sulla vita quotidiana di milioni di persone. Per ottenere un’analisi approfondita di questa rivoluzione, ascoltiamo la voce di Luca Marconi, PhD, PostDoctoral Research Fellow presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca ed esperto nel campo dell’AI.
Iniziando con una panoramica sull’ultimo periodo, il nostro ospite riflette sull’impatto di questa nuova tecnologia, che si è integrata sempre di più nel lavoro e nel privato di una crescente percentuale di persone. Il punto di vista è quello di chi lavora all’AI “dall’interno” e può, quindi, esplorarne il potenziale nell’interazione uomo-macchina prima e meglio di tutti noi. Iniziamo.
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L’AI nel 2024 tra ulteriore accelerazione e possibili delusioni
Muovendo dal contesto specifico di OpenAI, Marconi offre riflessioni astratte ed empiriche sull’utilizzo del GPT’s Store e sull’impatto che avrà sul mondo del lavoro. Con un’analisi attenta, esplora le potenzialità e le sfide di questo nuovo modello di distribuzione che contribuirà alla crescita del settore dell’AI in Italia.
“Siamo in un periodo storico sfidante, ma anche interessante e di grande rivoluzione. Il 2023 è stato definito l’anno dell’AI, ma soprattutto dei grandi modelli di linguaggio. Questi modelli, come ChatGPT, stanno permettendo in tanti contesti lavorativi non solo di ottimizzare processi, ma anche di crearne di nuovi, da zero.”
Insomma, l’AI non aiuta solo lo “status quo”, ma può rivoluzionare il processo stesso.
Non vogliamo peccare di “previsionismo” storico: infatti, a titolo di esempio, non dimentichiamo il rallentamento subito dal tema Metaverso nel mercato attuale. Bisogna anche essere realisti, però, e guardare alla penetrazione concreta di questi modelli nelle nostre vite. In concreto, Marconi sottolinea come
“siamo arrivati a un punto in cui tornare al mondo completamente senza AI è praticamente impossibile. Pensiamo semplicemente in quanti settori è già entrata nel vivo e, anche se la sua evoluzione dovesse stopparsi adesso, cosa che non sta succedendo, non si rischierebbe di tornare indietro. Siamo, quindi, arrivati alla cosiddetta soglia minima.”
Guardando al 2024, il ricercatore riflette sul possibile destino dell’AI anche in relazione alle nostre capacità e competenze.
Secondo voi si andrà verso il deskilling o verso l’upskilling?
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Il punto di vista di Luca Marconi, tra Ricerca e regolamentazione
Come esperto che lavora nel dietro le quinte dell’AI, Marconi condivide con noi dettagli sulle ricerche in corso all’Università Bicocca di Milano. Rivela i settori in cui queste ricerche potrebbero avere un impatto, offrendoci uno sguardo privilegiato sul futuro della tecnologia.
Infine, affrontando l’importante questione della regolamentazione nel 2024, l’esperto esprime la necessità di nuove regole nel settore e discute delle sfide che potrebbero emergere durante questo processo. La sua prospettiva offre spunti preziosi su come affrontare un controllo di “qualità” in un settore in continua evoluzione. Siete curiosi?
Non perdetevi questa intervista che offre una panoramica sulle tendenze attuali e future nel campo dell’AI, dotandovi di una guida informata per comprendere il ruolo crescente di questa tecnologia nella società.
Le persone preposte a sorvegliare questa Innovazione ascolteranno i suggerimenti del nostro ospite?
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