Dalla teoria alla pratica: necessità di criteri e standard per l’applicabilità dell’AI. Prime riflessioni sull’AI Act come fenomeno di intelligence economica dopo l’incontro a Tor Vergata
Giovedì scorso, a Roma, CeSIntES-Università di Roma Tor Vergata e AI Open Mind, con il Patrocinio di UNINFO, hanno organizzato il momento di studio “AI Act e intelligence economica. Impatti per il Sistema Paese”, dove si sono affrontati con un approccio tecnico temi quali: la normazione tecnica e, in particolare, l’AI Act; l’Innovazione normativa in Europa e i suoi impatti; l’EU AI Act e la Corporate Intelligence; AI Act e suoi impatti nella standardizzazione; l’AI come fenomeno di intelligence economica.
L’obiettivo era offrire un primo contributo allo sforzo di riorganizzazione che il Paese dovrà affrontare nel recepire tempestivamente le nuove regole che deriveranno dall’adozione dell’AI Act, con criteri applicativi oggettivi, protocolli, standard, sistemi di certificazione di processo e professionali dedicati.
Ne è nato un incontro ricco di spunti, con interventi mirati che, nelle poche ore a disposizione, sono riusciti a dare una panoramica generale dello European Artificial Intelligence Act, con una chiave di lettura di intelligence economica, quindi, in termini di competitività e sicurezza economica per le aziende e per il Sistema Paese e di standardizzazione come strumento a supporto della coerenza e della sicurezza dei processi di AI.
Senza gli standard, infatti, non sarà possibile guardare al futuro e attualizzare i principi europei dell’AI Act, articolati nei suoi titoli e articoli specifici. Sarà un passo importante per passare dalla teoria alla pratica, dalla legge ai modelli tecnici di qualità. Partendo dalla posizione di privilegio che l’AI Act ha fornito, si dovranno seguire la congiunzione e il coordinamento di norme e standard applicativi efficaci per valorizzare la capacità di Ricerca e Innovazione che ci contraddistinguono, in modo da anticipare le grandi forze sovrane e multinazionali che possono godere di una leva finanziaria più importante a supporto delle proprie Industrie e della propria tecnologia.
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In particolare, l’applicabilità dell’AI sarà articolata a seconda delle classi di rischio nei contesti considerati, come: riconoscimento biometrico, infrastrutture digitali, Istruzione, occupazione, servizi pubblici e privati.
In conformità all’ottica europea legislativa e tecnologica, le attività di standardizzazione per l’AI in Italia sono portate avanti dal Comitato Tecnico UNI CT 533 con il supporto di UNINFO (ente federato UNI per l’Informatica). In tale ambito si auspica che sarà possibile contribuire da parte di esperti di amministrazioni, imprese e Università alla definizione di linee guida nazionali per l’AI nei vari settori tecnologici, economico-sociali e di monitoraggio, distinguendo i punti di vista di governance, management, processi, servizi e prodotti.
Ci si deve porre l’obiettivo di anticipare l’Innovazione e di far esplodere il concetto di approccio by design nel rispetto della sicurezza e dei diritti fondamentali delle persone fisiche, fortemente sollecitati dai sistemi AI ad alto rischio. Uh’altra necessità emersa dal confronto è quella dello sviluppo di competenze ed expertise trasversali a supporto di un processo tecnologico quanto normativo e operativo quanto etico.
Su tutto, però, c’è la priorità di una governance umana del processo con pensiero fisso al “pulsante rosso” che l’uomo deve sempre avere bene a mente per poter fermare la tecnologia quando il limite viene superato.
Questi gli esiti, in sintesi, della discussione portata avanti, da Francesco Farina, direttore esecutivo di CeSIntES e direttore didattico dell’Accademia Cybersicurezza Lazio, che ha anche moderato l’incontro, e da: Domenico Squillace, Presidente di UNINFO; Santo Mirabelli, direttore della Divisione Information Technology della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nonché componente del tavolo di lavoro Europol ‘Strategia per l’intelligenza artificiale a supporto delle Forze di Polizia’; Alessandro Rossi (Comitato tecnico di CeSIntES); e Domenico Natale (UNINFO) esperto in materia di ISO, CEN, UNI.
Per rivedere l’incontro e i singoli interventi: CeSIntES.it oppure AIOpenMind.it.