AWorld e Doconomy hanno creato un servizio integrato nelle app bancarie che, al momento del pagamento digitale, calcola la Carbon Fooprint delle transazioni e consente di ridurre le emissioni di CO2
Da qualche settimana gli istituti bancari hanno a disposizione un nuovo strumento per sviluppare le strategie ESG indirizzate ai clienti. Questo grazie alla partnership tra AWorld, leader mondiale nello Stakeholder Engagement in materia di sostenibilità, e Doconomy, leader nella fornitura di tecnologie d’impatto.
Insieme AWorld e Doconomy hanno creato un servizio che consente di calcolare l’impronta di carbonio del proprio carrello della spesa settimanale, del momento di shopping compulsivo che coglie ciascuno di noi, e così via. Insomma, ogni transazione digitale ora restituisce anche il calcolo dell’impatto ambientale. Ciò costituisce il primo passo verso un percorso di coinvolgimento finanziario sul clima dei consumatori, un modello innovativo volto a promuovere un cambiamento comportamentale sostenibile nelle abitudini di spesa.
“È essenziale offrire un Financial Climate Engagement Journey personalizzato”, ha commentato il CEO di AWorld, Alessandro Armillotta, come riporta Il Sole 24 Ore. E ha aggiunto: “L’analisi delle transazioni e la profilazione, supportate dall’intelligenza artificiale, devono adattarsi allo stile di vita di ciascuno. Conoscere il consumatore attraverso le sue abitudini è cruciale per definire contenuti educativi e incentivi che lo coinvolgano. Attraverso l’app della propria banca sarà possibile conoscere la Carbon Footprint di ogni acquisto e accedere a un piano personalizzato di suggerimenti per comportamenti più sostenibili dal punto di vista ambientale“.
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Conoscere e ridurre la propria Carbon Footprint
Il “Financial Climate Engagement Journey” citato da Armillotta è integrato nelle app bancarie digitali o nelle piattaforme che utilizzano servizi di Open Banking. Combina il ruolo di AWorld nel potenziare la consapevolezza dei consumatori sulla vita sostenibile, grazie a pillole educative alimentate dall’AI, con l’esperienza di Doconomy nel fornire un monitoraggio in tempo reale dell’impatto ambientale delle transazioni attraverso l’Indice Åland.
L’analisi dei comportamenti dei correntisti inizia dal mettere in evidenza le categorie che maggiormente influenzano l’impronta carbonica di ciascuno: Acquisti, Alimentazione, Energia, Mobilità.
Il viaggio del nuovo consumatore si articola poi in quattro aree: Misura, Impara e Agisci, Riduci, Risparmia. “Misura” calcola l’impatto ambientale di ogni transazione. Nella fase successiva il cliente può usufruire di contenuti educativi e challenge utili a rafforzare comportamenti di consumo positivi. “Riduci” presenta un’analisi dei progressi ottenuti, mentre l’ultima fase consente di costruire resilienza finanziaria e benessere per azioni climatiche continue.
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Le ragioni che spingono gli utenti a impegnarsi per adottare nuovi comportamenti sono le più disparate: miglioramento personale, senso di comunità, ricompense per i risultati ottenuti. Questo è valido anche quando si parla di sostenibilità, da cui l’attivazione da parte dei creatori del servizio di leve incentivanti personalizzate, utili a incoraggiare i correntisti a migliorare la propria Carbon Footprint.
La partnership tra Doconomy e AWorld, oltre a confermare la posizione di leadership di queste due aziende nel campo della tecnologia finanziaria sostenibile, fa sì che le banche si trasformino in attori proattivi del cambiamento.
Ancora con le parole di Armillotta riportate da Il Sole 24 Ore: “Gli istituti bancari possono beneficiare di una posizione di mercato innovativa, aumentare l’coinvolgimento del cliente, ottenere dati per rapporti di sostenibilità e migliorare la conoscenza del cliente per investimenti ESG più informati. La nostra soluzione crea un ciclo virtuoso, legando l’istituto al suo cliente su basi valoriali e incoraggiandolo, tramite notifiche e suggerimenti, a utilizzare l’app più volte al giorno. Si crea così un vero e proprio sistema di valori condivisi”.
Fonte: Il Sole 24 Ore