Grazie all’AI, le startup Imagene, WideLabs e Cerebria promettono di apportare cambiamenti importanti nel modo in cui vengono curate oggi gravi malattie
Durante Oracle Cloud World 2024, la convention annuale di Las Vegas che si è svolta al The Venetian Resort, sono stati presentati i lavori di tre startup che, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, potrebbero apportare cambiamenti importanti nel modo in cui vengono curate oggi gravi malattie come l’Alzheimer, oppure anticipare le diagnosi su alcuni tipi di tumori.
È quanto, ad esempio, ha raccontato Dean Bitan, co-fondatore di Imagene, una startup israeliana la quale attraverso l’uso del modello applicativo CanvOi che cattura le caratteristiche e i pattern complessi all’interno delle immagini della biopsia, fornisce preziose informazioni oncologiche che potrebbero migliorare il modo in cui il cancro viene diagnosticato in tutto il mondo. “CanvOI è una pietra miliare fondamentale nella lotta contro questa malattia complessa e devastante, così, aprendo le porte alla ricerca innovativa, puntiamo a cambiare radicalmente il futuro della cura del cancro”, ha commentato il CEO, oltre che fondatore di Imagene, Dean Bitan.
Altre startup stanno puntando decisamente all’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa destinate alle applicazioni sanitarie, e sfruttando il cloud di Oracle, tra cui c’è la brasiliana WideLabs, che utilizza l’AI per creare contenuti biografici per i pazienti affetti da Alzheimer.
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“Ci basiamo sulla terapia della reminiscenza, usando i ricordi per stimolare i pazienti affetti da declino cognitivo”, ha spiegato alla rivista Wired l’amministratore delegato dell’azienda, Nelson Leoni, che ha origini italiane. Il sistema alla base della terapia, in sostanza, funziona così: vengono raccolte le voci e le immagini dei familiari e degli amici dei pazienti e, in breve tempo, i medici ottengono un libro cartaceo o un audiobook. In questo modo si dà vita a una sorta di terapia dei ricordi.
Infine, c’è un’altra startup che ha presentato il proprio modello di infrastruttura tecnologica all’evento organizzato da Oracle: è Cerebria, che ha sede in Danimarca. Qui la sfida è trasformare la diagnostica medica, accelerando l’analisi clinica delle scansioni cerebrali: cioè la gestione delle immagini di risonanza magnetica multimodale attraverso un sistema per interpretarle molto più rapido rispetto alla tecnologia tuttora disponibile.
Più in generale, quello che accomuna le tre startup che abbiamo considerato qui, oltre che l’offerta di servizi tesi a migliorare la qualità complessiva delle cure offerte dai sistemi sanitari, è la loro sperimentazione al di fuori del continente europeo, quanto poi queste tecnologie possano adeguarsi al framework normativo dell’UE, è una domanda che attende ancora una risposta.