Classe ’74, Lucia Chierchia, dopo una vita da ingegnera meccanica, si è reinventata imprenditrice in ambito digital. Oggi, infatti, è Ambassador & Open Innovation Ecosystem Lead di GELLIFY, piattaforma di innovazione B2B che connette aziende consolidate con startup innovative.
Fin da bambina Chierchia sognava di diventare ingegnera: la mamma l’aveva soprannominata Grisù, come il protagonista del cartone animato anni ’70 perché, sebbene fosse molto piccola, ogni giorno diceva – con estrema convinzione – che da grande avrebbe fatto l’ingegnera, come il piccolo drago Grisù, che sogna di diventare pompiere e riesce a realizzare il suo sogno, grazie alla sua tenacia e alla sua energia. Da sempre affascinata dalle materie scientifiche, matematica, fisica, chimica e tutte le loro combinazioni, prima del percorso universitario in Ingegneria, Chierchia ha scelto gli studi classici, grazie ai quali ritiene di aver compreso la storia e la vita. Il suo hobby, infatti, rimane ancora oggi quello di scrivere poesie.
Nel 1999 la laurea in Ingegneria Meccanica, poi il Master in Technologies & Innovation Management. Il percorso professionale di Chierchia ha avuto inizio nel settore aerospaziale, per poi proseguire con posizioni manageriali prima per Whirlpool e poi per Electrolux, dove ha seguito la strategia di Open Innovation, creando nuove alleanze con partner esterni in ambito industriale, accademico e finanziario, percorso raccontato nel TEDx Talk nel 2015.
Nel 2013 ha ricevuto l’Alumni Polimi Award del Politecnico di Milano; nel 2017 il premio “Merito e Talento” di Federmanager per la categoria “Digital Innovation” e nello stesso anno il premio “Giovane Manager” di Federmanager.
Nel 2018 Chierchia ha lasciato la direzione dell’Innovation Hub di Electrolux per occuparsi della Business Unit dedicata all’Industry 4.0 di GELLIFY, con l’obiettivo di implementare soluzioni avanzate per l’automazione industriale all’interno delle imprese manifatturiere italiane.
La sua storia di successo in un ambiente prettamente maschile, dove ha incontrato molti colleghi uomini che hanno creduto in lei in primis come persona, poi come ingegnera, infine come donna, può essere di esempio per molte giovani studentesse che desiderano abbracciare la formazione STEM. Non a caso, nell’ultimo anno, grazie a un progetto della comunità europea, è stata la figura femminile di riferimento per l’Italia per promuovere questa tipologia di studi nelle scuole.
