OpenAI potenzia ChatGPT con una memoria migliorata

Introdotta una nuova funzionalità per il chatbot che consente una personalizzazione più profonda, ma, parallelamente, solleva interrogativi sulla privacy degli utenti

 

 

Ancora intelligenza artificiale: di recente OpenAI ha annunciato il rilascio di una nuova versione del suo chatbot, ChatGPT, dotata di una memoria avanzata.

Nel panorama sempre più competitivo degli assistenti virtuali, OpenAI continua a distinguersi per l’Innovazione e l’impegno a offrire soluzioni avanzate nel campo dell’AI.

La nuova funzionalità consente al chatbot di memorizzare ciò che gli utenti dicono durante le conversazioni, utilizzando tali informazioni per le interazioni future.

 

La rincorsa di ChatGPT verso i colossi tech

La nuova versione del chatbot di OpenAI rappresenta un passo significativo verso la trasformazione universale del mondo delle AI generative. Ma quale sarebbe l’obiettivo?

“La nascita e la crescita” di un assistente digitale automatizzato in grado di competere con servizi esistenti come Siri di Apple o Alexa di Amazon.

Già un anno fa l’azienda aveva introdotto la possibilità di aggiungere istruzioni e preferenze personali, come dettagli sul proprio lavoro o sulla dimensione della famiglia, da considerare durante ogni conversazione. Ora, con l’implementazione di una memoria più ampia e dettagliata, ChatGPT potrà offrire un’esperienza ancora più a misura di utente.

Immaginiamo il potenziale di utilizzo di questa funzionalità sul posto di lavoro o per la creazione di testi di ricerca.

 

 

Leggi anche: ChatGPT ora osserva, ascolta e parla

 

 

Nonostante la nuova versione rappresenti un avanzamento notevole, ChatGPT può ancora commettere sviste simili a quelle umane. Ad esempio, potrebbe creare un report storico con errori di fonti oppure ortografici. Tuttavia, l’azienda ha annunciato di fornire inizialmente questa nuova tecnologia a un numero limitato di utenti sia della versione gratuita di ChatGPT sia di ChatGPT Plus, il servizio avanzato a pagamento.

Parallelamente, OpenAI ha anche introdotto ciò che definisce “chat temporanee”, ovvero conversazioni che non vengono memorizzate. Una mossa precauzionale a tutela della privacy degli utenti?

La memoria migliorata di ChatGPT segna un passo avanti significativo nell’evoluzione degli assistenti digitali. Posto questo, però, l’azienda dovrà affrontare le naturali preoccupazioni legate alla privacy degli utenti e garantire che le informazioni siano gestite in modo sicuro e responsabile.

 

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