Telco per l’Italia Winter Edition, l’occasione per fare il punto su un settore in profonda evoluzione
L’intelligenza artificiale si candida a diventare il motore della prossima rivoluzione del settore delle Telecomunicazioni. Una trasformazione che non riguarda solo i servizi, ma l’intero comparto: infrastrutture, reti, modelli operativi, sicurezza, energia e competenze.
Questi i temi al centro della Winter Edition di Telco per l’Italia, che si è tenuta ieri, mercoledì 3 dicembre, a Roma, riunendo istituzioni, operatori e imprese tecnologiche per fare il punto su un settore in profonda evoluzione.
Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Innovazione Tecnologica: servono una soluzione mediana e un patto pubblico-privato
Il Sottosegretario Butti, ha delineato con chiarezza la trasformazione in corso nel settore: reti capaci di prevedere i bisogni, sistemi di sicurezza sempre più avanzati, infrastrutture digitali strategiche e una collaborazione strutturale tra pubblico e privato per ridisegnare il futuro delle Telecomunicazioni.
“A noi interessa che ci sia competitività, qualità dei servizi e sostenibilità degli investimenti: la rete deve diventare una componente della cittadinanza. Serve una soluzione mediana e un patto tra pubblico e privato”, ha dichiarato il Sottosegretario.
Per Butti è prioritario superare la storica dicotomia tra chi investe e chi regola, portando il dibattito su un piano europeo.
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Andrea Rangone, Professore del Politecnico di Milano: nessuna filiera ha subito un calo simile
Molto diretto l’intervento del docente di Entrepreneurship and Digital Business Innovation del Politecnico di Milano, Andrea Rangone, che ha evidenziato la crisi strutturale delle Telecomunicazioni: “Nessuna filiera industriale ha subito una contrazione così forte, il settore non genera più cassa e il modello attuale non è più sostenibile“.
Secondo il Professore, nel dibattito pubblico emerge una sola strada: lo scorporo completo della rete, accompagnato da una regia europea più chiara. L’Europa ha mostrato una “simmetria miope” nei confronti delle Telco, pur essendo il continente che ha visto nascere le Telecomunicazioni moderne.

L’AI rappresenta però un’opportunità concreta: dalle operations al Customer Care, i nuovi modelli possono migliorare efficienza e redditività, offrendo una via d’uscita dalla crisi.
Jorge Álvarez, CEO di Retelit: l’Italia può tornare leader digitale grazie all’AI
Nel panel sulle visioni d’impresa dei vertici delle principali Telco italiane, Jorge Álvarez, ha offerto una visione decisamente ottimista. Grazie all’accelerazione dell’AI, della connettività avanzata e della capacità computazionale, l’Italia ha oggi l’opportunità di tornare leader nell’economia digitale europea. La domanda di data center, energia e reti ad alte prestazioni sta aumentando a ritmi mai visti, e Retelit punta a essere un partner strategico di questa trasformazione con un piano di investimenti da circa 400 milioni di euro per la realizzazione di nuovi data center nel prossimo triennio.
Álvarez ha sottolineato il ruolo centrale del mercato B2B e la posizione strategica dell’Italia nel Mediterraneo. Il nostro Paese può attrarre investimenti e competere a livello globale, a patto di dotarsi di infrastrutture affidabili e resilienti.
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Guido Garrone, CEO di Eolo: è necessaria un’alternativa alla fibra
“La fibra resta la soluzione mainstream e scalabile, ma implica costi che non la rendono facilmente ottenibile, non quanto meno nel breve-medio termine. L’Fwa costituisce un’alternativa utile laddove manca la connettività Ftth, soprattutto se potenziata dall’AI”.
L’intelligenza artificiale aiuta a ottimizzare la qualità del servizio, ma per sfruttarla pienamente serve cooperazione e cultura del dato.
Benoit Hanssen, Co-CEO di WindTre: la nostra proposta è reinvestire i risparmi per il rinnovo delle frequenze
L’AI è fondamentale per rendere le reti più efficienti, sicure e sostenibili, ma servono risorse per investire. Con un calo del 26% degli investimenti dal 2020, il settore rischia di diventare solo un fornitore di connettività.
Il rinnovo delle frequenze, che costerà fino a 5 miliardi, deve essere gestito con decisione e rapidità per poter reinvestire nelle infrastrutture critiche e competere con i grandi investimenti delle Big Tech.
Benedetto Levi, AD di Iliad Italia: maggiore collaborazione tra pubblico e privato
Serve una collaborazione più stretta tra pubblico e privato per garantire regole e condizioni di mercato eque, soprattutto riguardo all’assegnazione delle frequenze. Iliad investe massicciamente in infrastrutture e AI, con data center e un grande cluster GPU europeo, puntando a cavalcare il cambiamento tecnologico per creare valore economico e geopolitico.

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Walter Renna, CEO di Fastweb+Vodafone: maggiori investimenti sulle infrastrutture
La sicurezza nazionale e la protezione dagli attacchi cyber sono questioni prioritarie. Con le parole di Renna: “Il periodo storico che stiamo vivendo ci suggerisce una realtà chiara e inequivocabile che mette al centro la sicurezza nazionale e la protezione dagli attacchi cyber, mentre la politica industriale europea deve affrontare l’asimmetria regolatoria con le Big Tech e puntare su rete, AI, data center e cybersecurity per sostenere l’Innovazione e la competitività”.
Davide Di Labio, Associate Partner di KPMG: cambiano i dati, cambiano le regole del gioco
Secondo Di Labio, l’intelligenza artificiale sta modificando il modo in cui i dati vengono generati, gestiti e valorizzati, costringendo gli operatori a rivedere architetture e processi. Il contesto competitivo si sta inasprendo, ma un Paese con una buona competitività può fare la differenza a livello internazionale.
Massimo Motta, General Manager di OpNet: tecnologia, dati e sostenibilità, un aggiornamento obbligato
Per Motta, l’aggiornamento tecnologico non è più una scelta, ma un must per essere efficienti. La razionalizzazione dei dati è il passaggio cruciale per far dialogare sistemi diversi e costruire servizi più intelligenti. La trasformazione deve essere anche sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.
Sicurezza e resilienza: le strategie di Marcello Forti, Vice President Sales Southern Europe di Adtran, e Riccardo Ferrari, Head of Telco & Media di NTT DATA Italia
Marcello Forti di Altran ha ribadito l‘importanza di sistemi capaci di individuare tempestivamente vulnerabilità e attivare meccanismi di mitigazione prima che i rischi arrivino in produzione.
Riccardo Ferrara di NTT Data, invece, ha delineato tre pilastri per il “cambio di pelle” delle Telco: piattaforme polimorfe, aggiornate e sicure, necessarie a supportare modelli di business più agili; nuovi modelli operativi, basati su consapevolezza, sperimentazione e nuovi modi di lavorare; un go-to-market rinnovato, con percorsi formativi mirati e un’esperienza di vendita che si adatti ai nuovi spazi digitali.
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Alessandro Catalano AVP Sales B2C, Salesforce: l’AI è già tangibile nelle operation
Per Catalano, le Customer Operation sono l’area in cui l’impatto dell’AI è già più visibile: gli Use Case stanno mostrando risultati immediati in termini di efficienza, automazione e qualità dell’interazione con il cliente.
Laura Di Raimondo, Segretario Generale di Assotelecomunicazioni: la sveglia è suonata, il cambiamento è ora
Il Segretario Generale di Asstel, ha posto l’accento sul tema più trasversale: le competenze. Occorre passare da una valutazione basata sul ruolo a una basata sulle skill reali, perché sono le persone a determinare la capacità del settore di cogliere l’opportunità dell’AI.
Di Raimondo ha poi ampliato la prospettiva evidenziando come oggi esistano diversi fattori industriali che “non quadrano più”: il tema delle frequenze, ancora legato a obblighi onerosi che rischiano di frenare gli investimenti; la corsa all’AI, che procede a ritmi tali da rischiare di lasciare indietro il sistema; il costo del capitale; e soprattutto il costo dell’energia, divenuto insostenibile per un settore altamente energivoro come quello digitale.
Gli operatori, ha ricordato, sono strutturati e pronti a fare la loro parte, ma “se il costo dell’energia è tre volte quello di altri Paesi, serve una svolta”. Per questo, avverte, le decisioni vanno prese adesso e la legge di bilancio può stabilire scelte cruciali.
Una trasformazione accelerata dall’AI
Le potenzialità dell’AI nel settore delle Telecomunicazioni sono evidenti. Correttamente implementate, le nuove piattaforme possono abilitare servizi personalizzati, predittivi e integrati, rivoluzionando il rapporto tra operatori e utenti.
Dalle logiche di Customer Care automatizzato ai nuovi modelli di offerta su misura, fino al potenziamento della cybersecurity, l’intelligenza artificiale si candida davvero a diventare il motore dell’Innovazione dell’esperienza dell’utente.
Le Telco vivono oggi una trasformazione profonda e l’AI accelera ogni dinamica aprendo opportunità concrete di crescita. La sfida è duplice: aggiornare infrastrutture e modelli operativi, e allo stesso tempo mettere al centro utenti, competenze e sostenibilità. La partita si gioca adesso e riguarda, oggi più che mai, direttamente imprese, territori e cittadini.
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