La California approva le “Deepfake Laws” per proteggersi dai danni collaterali dell’AI

Dopo l’AI Act europeo, è il turno della California, che approva le Deepfake Laws, serie di norme per normare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dello Stato 

 

 

Ne stiamo parlando ormai da due anni: l’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il tessuto sociale ed economico globale. Dalle applicazioni quotidiane ai sistemi avanzati che modellano interi settori industriali: l’AI sta ridefinendo, ad esempio, le esigenze energetiche degli USA, come dimostra la notizia secondo la quale Microsoft ha annunciato un accordo per riaprire una centrale nucleare in Pennsylvania con l’obiettivo di alimentare le sue crescenti necessità computazionali legate all’intelligenza artificiale. Questa mossa solleva interrogativi sulle implicazioni ambientali e sulla sicurezza, oltre a evidenziare la crescente domanda energetica associata all’espansione della tecnologia.

Parallalemente alla comprensione delle numerose potenzialità che il mercato ha di fronte, quindi, sono via via emerse preoccupazioni riguardo all’uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale.

Qualche mese fa l’UE, prima ancora di promuovere iniziative per agevolare lo sviluppo di una AI europea, si è mossa per normare la tecnologia con l’approvazione dell’AI Act. Il Parlamento Europeo, a marzo 2024, ha approvato una legge specifica sull’intelligenza artificiale, la prima nel suo genere, che mira a stabilire standard comuni per l’uso etico e responsabile dell’AI tra gli Stati membri. La nuova legislazione affronta temi cruciali come la trasparenza, la responsabilità e i diritti fondamentali, cercando di bilanciare l’Innovazione tecnologica con la protezione dei cittadini.

 

 

Leggi e ascolta anche: Al via Futura. Parliamo di istituzioni europee con Elania Zito

 

 

Adesso è il turno della California. Spinto dalla paura che deepfake e contenuti AI Generated possano influire sulla competizione elettorale in corso tra Kamala Harris e Donald Trump per le presidenziali di novembre, lo Stato USA ha rilasciato una serie di leggi, definite Deepfake Laws da The New York Times.

Si tratta di otto nuove norme sull’intelligenza artificiale che mirano a delinearne l’utilizzo legale all’interno dello Stato. Un aspetto centrale riguarda la proibizione di diffondere deepfake non autorizzati, specialmente se coinvolgono personalità pubbliche. Inoltre, diventa obligatorio utilizzare watermark che identificano i contenuti generati con l’AI e, come aveva chiesto il più grande sindacato di attori e registi di Holliwood, il SAG-AFTRA, chiunque vorrà usare il volto o la voce di un attore dovrà d’ora in poi prima ricevere l’approvazione dall’attore stesso. Oltre alle norme già approvate, sul tavolo del Governatore Gavin Newsom ci sarebbero altre 30 nuove leggi pronte, che puntano a creare la più completa normativa relativa all’uso dell’AI.

Questi sviluppi evidenziano una tendenza globale verso la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Mentre la tecnologia avanza a ritmo sostenuto, diventa essenziale assicurare che il suo impiego sia allineato con i valori etici e sociali. L’intelligenza artificiale offre opportunità straordinarie, ma porta con sé responsabilità altrettanto grandi.

Le iniziative legislative in California e nell’Unione Europea rappresentano passi importanti verso la creazione di un ecosistema in cui l’AI possa prosperare in modo sicuro ed etico. È fondamentale che governi, corporate e società civile lavorino insieme per affrontare le sfide emergenti e garantire che l’AI contribuisca positivamente al progresso umano.

La collaborazione internazionale potrebbe essere la chiave per sviluppare standard universali che guidino l’AI verso un futuro sostenibile e benefico per tutti.

 

Leggi anche: AI e futuro dell’umanità. Riflessioni sui rischi esistenziali e sfide etiche

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