Google vs Meta: andremo in ufficio con l’ologramma?

Mentre Mark Zuckerberg cerca affannosamente di convincere tutti a trasferirci dentro il Metaverso, Google porta avanti i suoi progetti innovativi in maniera più concreta

 

 

Entra infatti nel vivo in questi ultimi mesi del 2022 Project Starline, la novità di Google per la comunicazione tra persone utilizzando gli ologrammi. Detto altrimenti, la possibilità di comunicare con una versione 3D dei tuoi amici, familiari o colleghi di lavoro.

Gli ologrammi non sono più relegati alla fantascienza da anni, celebri sono stati gli esperimenti della “band” britannica Gorrilaz in alcuni concerti, ma anche la politica ha avuto i suoi esperimenti, come quello del candidato alla presidenza francese Jean-Luc Mélenchon che nel 2017 lanciò la campagna elettorale fisicamente da Lione ma trasmise il suo discorso utilizzando un ologramma anche su un palco di Aubervilliers, nella banlieu parigina.

 

 

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Google, che aveva presentato il progetto nel 2021 alla sua annuale conferenza per sviluppatori – la I/O developer conference –  ha annunciato a metà ottobre che entro la fine dell’anno verranno effettuate le prime installazioni presso alcune aziende tra le quali Salesforce, WeWork e T-Mobile.

Che si parta dalle aziende non è per nulla scontato per i prodotti Google. Gmail, Hangouts (che è diventato il caro e affidabile Meet) e Drive, i prodotti più di successo dell’azienda di Mountain View, hanno avuto prima una diffusione consumer per poi diventare imprescindibili strumenti aziendali.

Project Starline sembra seguire una strada diversa e le contingenze del periodo rendono abbastanza chiara la scelta: con il Covid è venuta meno la prossimità tra colleghi e con il caro energia le aziende sono incentivate a lasciare i dipendenti in remoto. Avere la possibilità di “vedersi”, poter in qualche modo recuperare parte della vicinanza tra persone che è andata persa in questi anni è un forte incentivo per lo sviluppo di questa soluzione.

 

 

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Siamo naturalmente in una fase embrionale dove la comunicazione con ologrammi è possibile solo tramite una grande “cabina” magica, ma il video di presentazione di Google è comunque impressionante e rende non soltanto immaginabile ma altamente probabile un futuro in cui andremo in ufficio con il nostro ologramma.

Mi dispiace per Zuckerberg ma sembra proprio che non saremo noi a trasferirci nel Metaverso, ma il contrario, il Metaverso si trasferirà nella nostra realtà.
Ora non resta che allenarci con il saluto vulcaniano, “lunga vita e prosperità”.

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