Più di una tata: scopriamo insieme come Kintana, la startup del Gruppo Pea, sta ridefinendo l’interazione dei bambini con il mondo digitale
Dal cuore dell’Italia arriva una startup che promette di cambiare il modo in cui interagiamo con i prodotti, le persone e i bambini che ci circondano. Kintana, fondata a San Mauro Torinese, ha recentemente fatto scalpore al Consumer Electronics Show di Las Vegas, dove ha presentato la sua visione audace di trasformare l’esperienza dei consumatori (non solo dei genitori) attraverso una fusione di mondo fisico e digitale.
Scopriamo insieme come questa azienda si sta guadagnando un posto di rilievo nel panorama tecnologico globale.
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L’evoluzione del Gruppo Pea nel mondo digitale
Partiamo dal principio. Il Gruppo Pea, leader nel settore dei giocattoli promozionali, ha deciso di abbracciare la Digital Transformation creando Kintana. Questa iniziativa rappresenta una svolta significativa per un’azienda con oltre 40 anni di esperienza nel campo dei prodotti fisici. Attraverso questa linea, si mira a creare applicazioni innovative per interagire con i giocattoli fisici, avvicinando l’esperienza di gioco al mondo digitale.
Morestech: l’applicazione intelligente per l’apprendimento interattivo
Al centro dell’offerta c’è Morestech, un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale generativa progettata per interagire con i bambini in modo educativo e coinvolgente. Questa app non solo offre divertimento, ma vuole anche insegnare ai bambini le Best Practice dell’utilizzo sicuro e consapevole di Internet e dei social.
Non solo, una delle caratteristiche distintive di Morestech è, ad esempio, la sua capacità di monitorare il battito cardiaco e la temperatura corporea dei bambini attraverso sensori appositamente progettati. Tutto questo creato in collaborazione con il centro di ricerca e sviluppo di Stm a Milano.
Un bel passo in avanti per tutti quei genitori che devono tenere sotto controllo la salute e la sicurezza dei propri figli.
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Progetti futuri e potenziale espansione
Guardando al futuro, Kintana però non si ferma. Infatti, sta esplorando nuove opportunità nel settore della tecnologia indossabile. Con l’obiettivo di sviluppare un braccialetto che funzioni anche come carta di credito per piccoli acquisti, l’azienda desidera offrire soluzioni ancora più integrate per le esigenze quotidiane di ogni famiglia.
Infine, Kintana sta valutando potenziali partnership con altre startup nel campo della telemedicina, aprendo così la strada a un utilizzo più ampio delle sue tecnologie. Riuscirà nel suo obiettivo? Noi saremo qui a documentarlo.
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