Fusione uomo-macchina sempre più vicina: in futuro gli avatar potranno percepire la temperatura e il tocco su oggetti
L’interesse per il Metaverso, il prossimo passo generazionale dell’essere umano, si fa sempre più concreto. Infatti, Samsung sta sperimentando una vera e propria “pelle digitale” denominata E-Skin. Questo particolare tipo di tecnologia ci consentirà (anzi, ai nostri avatar) di “sentire” nel mondo virtuale, come la temperatura, la matericità degli oggetti. L’obiettivo dell’azienda è evidente: raggiungere un livello ancora più complesso e profondo del concetto di fusione uomo-macchina.
Come riportano Neewsbeezer e ANSA.IT, a livello concettuale, Samsung ha dichiarato che e-skin “consente di percepire simultaneamente più parti sensoriali di un mondo digitale, proprio come la pelle umana, tra cui la temperatura”. Consiste in uno strato da indossare sulle mani e le altre parti del corpo che viene stimolato attraverso la trasmissione di piccolissime scariche elettriche, proprio come il cervello fa con i nostri arti.
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Un progetto visionario e avanguardistico, dunque, realizzato dal Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali della Pohang University of Science and Technology, in Corea del Sud, attraverso il supporto di Samsung all’interno dell’iniziativa Future Technology. La ricerca è stata guidata dal professor Unryong Jeong, che ha dichiarato: “Uno degli ostacoli alla completa immersione negli ambienti di realtà virtuale è la mancanza di feedback tattili complessi. Nonostante lo scetticismo che circondava il nostro progetto, con il supporto di Samsung siamo riusciti a sviluppare un prototipo di pelle che può replicare quella umana”.
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Non solo Metaverso: il team dietro questo progetto vuole cercare di ampliare la sua utilità e le possibilità di applicazione; in ambito medico, per esempio, la nuova e-skin potrebbe essere utilizzata con i pazienti ustionati o con disabilità. Un progetto molto interessante che potrebbe far fare balzi avanti all’intera umanità sotto numerosi punti di vista e ovviamente tutto questo, come una catena, potrebbe condurre ad altri progetti simili o paralleli.