HeyGen è un deep fake alla portata di tutti, ma come funziona, e quali rischi comporta?
Avete mai pensato a come sarebbe se fossimo in grado di parlare ogni idioma di qualsiasi parte del globo? Ora si può! O, meglio, oggi possiamo fare dei video in cui noi stessi – o un avatar con le nostre fattezze – ci esprimiamo in ogni lingua possibile.
Eh già, grazie all’intelligenza artificiale e al software HeyGen, tutto ciò è diventato realtà. La società che ha creato l’applicativo promette di doppiare i nostri video e tradurli perfettamente in altre lingue. Il tutto tramite una tecnologia deep fake che garantisce di semplificare i lavori aziendali e la vita dei creator, che così potranno veicolare i loro contenuti in tutto il mondo.
Ma come funziona HeyGen?
La società afferma che il suo sistema può abbattere ogni barriera linguistica creando contenuti di facile accesso al pubblico globale. Il programma doppia i video in maniera fluida, mantenendo il timbro della voce originale e sincronizzando il movimento delle labbra con il nuovo audio.
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L’utilizzo dell’applicazione, oltre che in ambito aziendale, potrebbe tornare utile nell’Education o come strumento di traduzione simultanea durante conferenze e riunioni. HeyGen afferma che il suo software può servire per tradurre interviste, corsi, podcast e altro ancora in pochi minuti.
Non solo, è stato testato anche da influencer, tiktoker e addirittura dai nostri politici, come il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha utilizzato HeyGen annunciando in un francese fluente la partecipazione di Marine LePen alla festa della Lega a Pontida.
I video possono essere caricati in inglese, spagnolo, francese, cinese, tedesco, italiano, portoghese, olandese, hindi e giapponese. Per quanto riguarda l’output (ovvero la lingua nella quale verrà generato il prodotto finale), sono disponibili le seguenti opzioni: inglese con accento americano, inglese con l’accento della lingua del video di input, spagnolo, francese, hindi, italiano, tedesco, polacco, portoghese, cinese e giapponese.
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Ma non è finita qui! Con HeyGen si possono generare video anche senza una videocamera, ma con l’ausilio di un avatar che parlerà al posto nostro, enunciando le parole che abbiamo scritto.
Il software offre un periodo di prova gratuita. Tuttavia, per un utilizzo regolare, è disponibile un servizio di abbonamento con costi che variano in base al pacchetto scelto. Sono disponibili piani mensili o annuali: si parte da 49 dollari al mese per 25 minuti di video e si può arrivare fino a 499 dollari al mese per il piano aziendale.
L’entusiasmo generato da HeyGen è sicuramente tanto ma, come tutti i sistemi che si avvalgono dell’intelligenza artificiale, il software – e in particolare la tecnologia deep fake su cui si poggia – ha sollevato preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati personali e all’etica online. Vista la diffusione dell’AI generativa degli ultimi mesi diventa sempre più necessaria una regolamentazione internazionale sull’argomento.