Sfida alla pari, il videogame inclusivo per ipovedenti

Il nuovo videogame di una startup italiana sfrutta un sistema di impulsi sonori per includere i giocatori con disabilità visiva

 

 

Secondo la piattaforma Descrivedendo, in Italia le persone ipovedenti sono circa 1,6 milioni, mentre la percentuale di non vedenti si aggira intorno allo 0,8% dell’intera popolazione. Scopo di una startup italiana è proprio quello di rendere accessibili i videogiochi e di coinvolgere in maniera inclusiva tutti gli utenti. Sfida alla pari è dunque una duplice “sfida”, sia a livello tecnologico sia a livello sociale: un videogioco che sfrutta un sistema di impulsi sonori per includere i giocatori con disabilità visiva. Il videogioco è stato realizzato da Dinobros e Novis Games ed è disponibile sul sito della startup. Inoltre, è stato promosso nel corso della sesta puntata di Tú Sí Que Vales andata in onda lo scorso 22 ottobre.

Il videogioco sfrutta un sistema di impulsi sonori, i famosi audio 3D, capaci di segnalare gli ostacoli durante il percorso di gioco. Diventa così un vero e proprio prototipo applicabile su ampia scala (anche internazionale), per essere utilizzato anche in videogiochi più complessi e rendere il settore meno abilista. Arianna Ortelli, AD e co-founder di Novis Games dichiara che “giocare ai videogiochi, un’attività così comune per tantissimi bambini, ragazzi e non solo, diventa per tanti ipovedenti e non vedenti, una meta irraggiungibile. Privati così non solo del gioco, ma anche di tutte quelle relazioni sociali anche più squisitamente amicali che il mondo videoludico porta con sé, in special modo in tenera età”. Ortelli è stata inserita anche nella categoria gaming degli under 30 di Forbes.

 

 

Leggi anche: Giocare è una cosa seria: l’Europarlamento guarda al settore del gaming

 

 

La realizzazione di questo videogame è stata molto stimolante per noi. La componente visiva in un videogioco, lo dice la stessa parola, è fondamentale. Riuscire a creare un prodotto audiovisivo che fosse piacevole e accattivante per le persone normovedenti, ma anche inclusivo, con un’adeguata compensazione grazie all’audio 3D, per ipovedenti e non vedenti, è stato davvero sfidante. Pensiamo però di aver decisamente vinto la sfida”, racconta Samuele Sciacca, classe ’97, co-fondatore di Dinobros.

Ma come è nato questo progetto? Per caso, a quanto pare. Conosciuti su LinkedIn, Sciacca e Ortelli hanno deciso di dare vita al videogioco. “Dinobros e Novis Games hanno collaborato per un progetto da cui emergono l’anima e gli intenti di entrambe le realtà. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e speriamo che questo videogioco rappresenti un precedente, per far in modo che sempre più le aziende decidano di progettare i loro prodotti videoludici con uno sguardo che non escluda a priori nessun utente”, dichiara Ortelli.

 

 

Leggi anche: Le iniziative di Achille Lauro nel Metaverso

 

 

Un mondo con uno sguardo più inclusivo, dunque. In un settore tipicamente e naturalmente rivolto a utenti con vista perfetta, riflessi pronti e coordinazione, competitivi e con una spiccata capacità di analisi e strategia. Per rendere i giochi più accessibili, gli esperti di Lenstore hanno condotto uno studio per scoprire quali – tra i giochi più popolari al mondo – offrono il massimo supporto alle persone affette da disabilità visive. I dati sono stati raccolti partendo dalla classifica dei giochi più votati che offrono supporto per i giocatori con daltonismo su Metacritic. Di seguito la tabella pubblicata da Lenstore:

Qui, invece, l’analisi completa.

A cura di

In questo articolo:

Potrebbero interessarti

PODCAST

Cultura e Società

Inclusività, benessere psicologico, sessualità. Ne parliamo con Federica Consiglio

Ospite: Federica Consiglio

FUTURA
con Mark Bartucca

PODCAST

Health

Blind Giver promette di restituire l’autonomia ai non vedenti

Ospite: Gianluca Manca, Alessandro Tessitore

SMASH
con Sabrina Colandrea

PODCAST

Cultura e Società

Come si fa un film? Ce lo spiega Francesco Mauro

Ospite: Francesco Mauro

FUTURA
con Mark Bartucca

PODCAST

Big Data

Age Verification: indispensabile avere regole condivise

Ospite: Guido Scorza

A LITTLE PRIVACY, PLEASE!
con Sergio Aracu, Marco Trombadore

PODCAST

violenza lavoro molestie
Cultura e Società

Molestie sul lavoro: quando il genere diventa discriminazione

Ospite: Flavia Brevi

WOW - WOMEN ON WEB
con Federica Meta, Francesca Pucci

PODCAST

Governance tecnologica

Verso Roma Smart City. Il GovTech nella Capitale

Ospite: Riccardo Corbucci, Federico Costa, Maurizio Veloccia

ROME SMART HUB
con Sabrina Colandrea, Vittorio Verardi