AI e diritto d’autore: il caso Copilot

Microsoft, GitHub e OpenAI chiedono di archiviare la denuncia ai loro danni in merito a Copilot

 

 

Microsoft, GitHub e OpenAI hanno fatto richiesta al tribunale federale di San Francisco di respingere l’azione legale che le accusa di aver copiato codice tutelato da copyright con Copilot, strumento di GitHub basato sull’intelligenza artificiale (come riportato da Reuters qualche giorno fa).

Copilot, strumento lanciato nel 2021, sfrutta la tecnologia di OpenAI per generare e suggerire righe di codice direttamente all’interno di un editor di codice, appunto. Subito dopo il suo rilascio, lo strumento, addestrato su codice Open Source, ha suscitato polemiche per via dell’ipotesi che potesse violare le leggi sul copyright.

A novembre 2022, il programmatore e avvocato Matthew Butterick, in collaborazione con lo studio legale “Joseph Saveri”, ha presentato un’azione legale collettiva contro Copilot, sostenendo che “the tool relies on software piracy on an unprecedented scale”. Il team di legali ha successivamente intentato una seconda azione legale collettiva per conto di due sviluppatori di software anonimi, la causa che oggi Microsoft, GitHub e OpenAI vorrebbero fosse archiviata.

 

 

Leggi anche: ChatGPT, Vall-E & Co: l’AI generativa fa impazzire gli investitori

 

 

Nei documenti presentati al tribunale, GitHub e OpenAI sostengono che le affermazioni riportate nella causa non reggono poiché i querelanti si basano su “eventi ipotetici” e non descrivono mai in che modo sarebbero stati effettivamente danneggiati da Copilot.

“Copilot non copia nulla dal corpo del codice Open Source disponibile al pubblico”, hanno dichiarato i portavoce di Microsoft e GitHub. “Piuttosto, lo strumento aiuta gli sviluppatori a scrivere codice generando suggerimenti basati su ciò che ha appreso dall’intero corpus di conoscenze raccolte”. Secondo le aziende, sono i querelanti a minare i principi dell’Open Source, chiedendo “un risarcimento multimiliardario in relazione a un software che di buon grado condividono in quanto Open Source”.

Nonostante le sfide legali che si prospettano quando si tratta di strumenti basati sull’AI, Microsoft ha deciso di investire miliardi di dollari per una partnership a lungo termine con OpenAI. Inoltre, pare stia cercando di portare l’intelligenza artificiale su Word, PowerPoint e Outlook e che voglia aggiungere ChatGPT a Bing.

In ogni caso, Microsoft, GitHub e OpenAI non sono le uniche compagnie ad avere problemi legali legati all’uso dell’intelligenza artificiale. Di recente lo studio legale “Joseph Saveri” ha intentato un’altra causa sull’argomento, sostenendo che gli strumenti artistici creati da MidJourney, Stability AI e DeviantArt violano le leggi sul copyright cancellando illegalmente il lavoro degli artisti da Internet.

 

Fonte: Theverge.com

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