AI e Content Creation: minaccia oppure opportunità? L’incontro con il creator Luca Gervasi nell’ambito della due-giorni di AI Festival 2025, appena conclusasi a Milano
Milano, 27 febbraio 2025. L’AI Festival si è appena concluso con una serie di discussioni approfondite sul futuro dell’intelligenza artificiale nel mondo del Marketing e della creazione di contenuti digitali.
Tra i temi centrali, uno dei più dibattuti è stato sicuramente il rapporto tra AI e Content Creation. L’intelligenza artificiale è uno strumento pericoloso per i creativi o una risorsa che apre nuove opportunità? Un incontro in particolare trattava verticalmente di questa tematica. Infattti, Luca Gervasi, Brand Ambassador di Monge e influencer conosciuto soprattutto per i suoi video ironici con la sua iconica gatta, Belen, ha offerto la sua visione sul palco Content dell’AI Festival, dove ha condiviso la sua visione secondo cui l’intelligenza artificiale può essere un potente alleato, senza, però, mai sostituire l’autenticità umana.
AI e Content Creation: la trasformazione del settore secondo Luca Gervasi
Nel corso dell’incontro, intitolato “AI e Content Creation: minaccia oppure opportunità?“, Gervasi ha raccontato la sua esperienza diretta nell’integrare AI generative, come ChatGPT e MidJourney, nel lavoro quotidiano di influencer. Per Gervasi, non si tratta di una minaccia, ma una grande opportunità per ottimizzare il processo creativo.
“L’intelligenza artificiale non sostituisce la mia ironia, ma la amplifica perché mi permette di risparmiare tempo sulle azioni più ripetitive“, ha dichiarato Gervasi. “Strumenti come ChatGPT mi permettono di concentrarmi su aspetti più creativi, mentre altre attività, come la scrittura di didascalie o l’analisi dei dati su Excel, vengono gestite più velocemente. In questo modo, posso dedicare più tempo a ciò che conta davvero: l’interazione autentica con la mia community”.
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L’AI come alleato creativo: aumento dell’efficienza e della creatività
L’incontro ha messo in evidenza come l’intelligenza artificiale stia trasformando la creazione di contenuti digitali (non una novità di certo, succede da più di un anno). Per un creator come Gervasi, l’AI non solo consente una gestione più efficiente dei contenuti, ma rappresenta anche una risorsa preziosa per sperimentare e innovare nel design dei materiali pubblicitari. Strumenti come MidJourney permettono di generare immagini originali in pochi secondi, ma possono anche aiutare con eventuali nuove aziende e prospect. “Chi non ha mai usato MidJourney per fare presentazioni Power Point?”. Chi è vergine di questo utilizzo scagli la prima pietra.
“La sfida è usare l’AI come uno strumento di supporto, non come un sostituto della mia persona. La personalità, il tono di voce e l’autenticità sono aspetti che un algoritmo non può replicare”, ha aggiunto Gervasi. A me verrebbe da aggiungere “per ora”. Infatti, viene alla mente la polemica circa l’utilizzo dell’AI in uno dei film candidati all’Oscar 2025: “The Brutalist”.
Il matrimonio tra AI e brand
Come Brand Ambassador di Monge, una delle aziende di riferimento nel settore del Pet Food, il creator ha poi anche portato un esempio concreto di come gli uffici Marketing possano utilizzare l’AI per ottimizzare la creazione di contenuti. Multinazionali o PMI, infatti, possono integrare strumenti di AI nelle loro strategie digital (o fisiche) per analizzare i comportamenti dei consumatori, ottimizzare le campagne pubblicitarie e personalizzare l’esperienza online.
Gervasi ha sottolineato come l’AI aiuti il brand a raggiungere il pubblico giusto con il messaggio giusto, risparmiando tempo e risorse. Insomma, la frase “sono un bimbo di ChatGPT” è uscita fieramente dalla sua bocca, tra il serio e il faceto.
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Sfide etiche: l’AI e la creazione di contenuti autentici
Un altro aspetto fondamentale sollevato durante l’incontro è stato il tema delle sfide etiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale. Con l’aumento dell’automazione nella creazione dei contenuti, la domanda si fa urgente: come mantenere l’autenticità e l’etica nella creazione di contenuti generati dall’AI?
Luca Gervasi ha insistito sulla necessità di non perdere mai il contatto umano. “L’autenticità è ciò che distingue un contenuto banale da un contenuto che funziona”, ha affermato. “Mentre l’AI può aiutarti a generare contenuti più rapidamente, non deve mai sostituire la voce umana che rende ogni comunicazione unica”.
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Il partner strategico perfetto per il futuro non è fatto di carne, ma di algoritmi
L’incontro “AI e Content Creation: minaccia oppure opportunità?” ha messo in luce le sfide e i possibili vantaggi che l’intelligenza artificiale porta con sé, invitando tutti i professionisti del settore a riflettere su come integrare queste tecnologie in modo responsabile e strategico.
Una riflessione simile emerge dalla visione del film “Ex Machina” (2014), diretto da Alex Garland. In questa pellicola un giovane programmatore viene invitato a testare un’intelligenza artificiale di nuova generazione, dotata di sembianze umane e di una sorprendente capacità di apprendimento. Ma, mentre il film esplora la sottile linea tra ciò che è umano e ciò che non lo è, si fa strada la domanda cruciale: fino a che punto possiamo davvero fidarci di una macchina che simula emozioni e pensieri umani? Ex Machina non offre risposte facili; piuttosto mette in guardia sui pericoli di un’intelligenza artificiale che, pur evolvendosi, non riuscirà mai a replicare la profondità e la complessità dell’esperienza umana.
In un panorama sempre più dominato dalla tecnologia, la nostra creatività rimane il cuore pulsante della creazione di contenuti, e l’AI si conferma come un alleato potente, capace di potenziare, ma non di sostituire, quella dimensione personale che ogni contenuto digitale porta con sé. Così come in Ex Machina, dove l’intelligenza artificiale può simulare emozioni ma non comprenderle davvero, l’AI nel Marketing e nella creazione di contenuti può migliorare la produttività, senza mai sostituire l’autenticità e la connessione umana.
Il futuro, quindi, non è solo di carne, ma di algoritmi, che possono dare forma alle nostre idee, senza mai perderne l’anima.