Tech e Innovazione nel decennio breve

Non abbiamo ancora finito di celebrare gli anni 90 che è già tempo di provare nostalgia e recuperare il decennio breve, ovvero gli anni dal 2000 al 2009

 

 

La settimana scorsa è stato rilasciato su Spotify un podcast dedicato al decennio breve, condotto da Maria Cafagna, Alice Oliveri e Stefano Monti, che mi ha subito entusiasmato e invogliato ad andare a vedere quali innovazioni tech e scientifiche ci ha lasciato in eredità la prima decade del secolo.

Il fatto che già abbiamo un’etichetta per definirlo è un indizio dell’importanza e dell’impatto che il primo decennio del nuovo millennio ha avuto sulla nostra società. “Decennio breve” si deve proprio alla velocità con la quale le innovazioni politiche, sociali e soprattutto tecnologiche si sono susseguite, facendo fare un salto in avanti alla società e all’economia come mai era accaduto prima.

Partiamo con un accenno al contesto storico, in modo da meglio posizionarci mentalmente nel periodo: il decennio si apre con il sollievo di aver superato indenni il Millennium Bug e la bolla di Internet. In Russia viene eletto per la prima volta Vladimir Putin. Sì, esatto, non sono accadute solo cose buone in quegli anni. Negli USA George W. Bush vince delle contestate elezioni contro Al Gore, interessante sliding doors da raccontare, considerando l’attivismo ambientale di Gore degli anni successivi. In Europa, l’UE si allarga a Est, accogliendo nuovi membri e introducendo dal 2002 l’euro come moneta comune.

Poi, si corre velocemente, perché gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 contro il World Trade Center e il Pentagono cambiano profondamente il corso della politica internazionale, portando gli Stati Uniti a lanciare la “guerra al terrorismo”, che tanto ha significato per lo sviluppo di nuove tecnologie per il tracciamento delle persone e la comunicazione. La chiusura del decennio è altrettanto eccezionale: crisi economica, l’elezione del primo Presidente di colore negli USA, le Olimpiadi estive di Pechino che presentano la nuova Cina al mondo.

 

 

Ascolta anche la nostra serie podcast sulla storia dell’Innovazione “The Turing Pub”

 

 

Per quanto gli avvenimenti storici appena raccontati rappresentino un punto di non ritorno nella storia umana, negli ambiti scientifico e tecnologico si sono verificati veri e provi eventi disdruptive.

Il primo dei quali è, probabilmente, la presentazione della mappatura del genoma umano. Il progetto è stato completato il 20 giugno 2003 dal Genome Bioinformatics Group della UCSC, composto da Jim Kent, Patrick Gavin, Terrence Furey e David Kulp.

Ancora: negli Usa viene impiantato il primo cuore artificiale in un paziente cardiopatico e in Francia avviene il primo, sconvolgente trapianto facciale. Viene rilasciato il vaccino contro il Papilloma Virus e, in ambito matematico, il russo Grigorij Perel’man risolve la congettura di geometrizzazione di Thurston (2003): “in una 3-varietà irriducibile, ciascuno dei pezzi della decomposizione JSJ ammette una metrica riemanniana localmente omogenea completa con volume finito.”

Tutto chiaro, no?

Ma se questi sono eventi che non vengono immediatamente percepiti come fondamentali per la storia umana, lo è invece pensare a Steve Jobs che presenta il primo iPhone: “We are going to introduce three devices: a widescreen iPod with touch controls; a revolutionary mobile phone; and a breakthrough Internet communicator, all in one.”

Che consegna definitivamente il Nokia 3310 (che era del 2001) alla leggenda e il Black Berry (2003) al dimenticatoio.

Poco prima, nel 2003, mentre la popolarità dei blog personali raggiungeva l’apice, vedono la luce due brand iconici di quegli anni, che hanno in qualche modo rivoluzionato il modo di stare su Internet dei millennials: My Space, primo social network di diffusione mondiale, e LinkedIn, sviluppato da Reid Hoffman e Allen Blue, ispirati dalla teoria dei sei gradi di separazione di Stanley Milgram.

 

 

Leggi anche: BeReal, la rivincita dell’autenticità

 

 

Nel 2004 invece comincia a circolare nelle università americane The Facebook, un sito dove poter dare un voto alle ragazze dei campus universitari. Per sua fortuna, la GenZ sarebbe arrivata 10 anni dopo, evitando a Mark Zuckerberg una pessima fine.

Poi, ancora, Youtube nel 2005, Spotify un anno dopo.

Nel 2003 la Dell annuncia che non installerà più il lettore Floppy Disk sui suoi Home Computer (questa cosa farà sentire immediatamente vecchi molti di quelli che stanno leggendo).

Si affermano definitivamente i supporti digitali per la condivisione di film, musica e serie tv, le e-mail diventano lo standard di comunicazione anche in ambito professionale. Entrano prepotentemente nei vocabolari mondiali le parole smartphone e startup, e il vestito di J.Lo ai Grammy Awards del 2000 spinge Google a inventarsi un sistema di ricerca per le immagini, Google Immagini per l’appunto.

C’è un prima è un dopo-decennio breve, ma per fortuna non tutto ciò che è nato in quegli anni è arrivato fino a noi.

What can make you move? (Chihuahua)
Can you feel the groove? (Chihuahua)
What can make you dance? (Chihuahua)
Oh, chihuahua (Chihuahua)

 

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