Il 96% della vita degli animali impiegati nei circhi trascorre in gabbia o in catene. Un’alternativa (Hi-Tech) è possibile, come dimostrato dal Roncalli Circus
96% della vita passata in gabbia o in catene. Praticamente una condanna all’ergastolo senza appello. È l’assurda situazione che si trovano a vivere migliaia di animali selvatici impiegati nei circhi di tutto il mondo.
Solo in Italia, la LAV stima che ci siano ancora circa 2.100 animali detenuti in poco più di 100 circhi nonostante la crescente contrarietà dell’opinione pubblica.
E mentre si attende l’applicazione della legge, approvata dalla Camera nel luglio 2022, che proibisce l’impiego di animali selvatici in spettacoli circensi e itineranti, c’è chi sta sperimentando delle alternative Hi-Tech.
È il caso del Roncalli Circus, compagnia circense tedesca che, già dal 2018, ha sostituito gli animali vivi con degli avveniristici ologrammi (qui il video).

Grazie all’utilizzo di 11 laser, un cloud computing con più di 3mila processori e una serie di potenti proiettori, gli spettatori possono ancora ammirare le acrobazie degli elefanti, le corse dei cavalli, le prove di abilità delle scimmie e le evoluzioni dei grandi felini. Il tutto, però, senza che nessun animale sia costretto in catene. Una vera meraviglia della tecnologia se si pensa che i cavalli “di polvere di stelle” sono composti da più di un milione di particelle luminose!
“Con il nostro spettacolo olografico abbiamo voluto far evolvere l’esperienza circense tradizionale”, ha spiegato Bernhard Paul, fondatore e direttore del circo. E ha aggiunto: “Dopo l’annuncio che non avremmo più utilizzato animali vivi, le immagini e i video degli show sono diventati virali. Abbiamo ricevuto più di 20mila e-mail e lettere da tutto il mondo con un feedback positivo al 95%”.
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