Come integrare il concetto di Prodotto Interno Lordo (PIL)? Le considerazioni di Valentina Montalto e Diego Begnozzi
“Misurare l’attrattività è, in senso stretto, impossibile. Non ha numeri. È il risultato di tante variabili che si intersecano. Per questa ragione, l’uso di un indicatore composito come il GAI è la strategia migliore.” Diego Begnozzi, consulente area Policy Impact di The European House Ambrosetti.
Un indicatore è una risorsa preziosa. Il suo impiego permette di comprendere fenomeni complessi e pianificare strategie. La sfida di chi realizza tali indici è stimare, prevedere, rappresentare l’oggi. Superare il limite della temporalità del dato, già vecchio quando viene registrato.
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Il GAI lavora in questa direzione. Il Joint Research Centre (JRC), il servizio scientifico interno della Commissione Europea, anche. Per Valentina Montalto, Policy Analyst della Commissione Europea, non esiste una ricetta vincente, ma trasparenza e condivisione delle metodologie sono elementi chiave per migliorare, come dimostra lo stretto rapporto tra JRC e The European House Ambrosetti.
Quanto detto dove ci porta? “Tutti i modelli sono sbagliati, ma alcuni sono utili” recita un famoso manuale di macroeconomia. La statistica funziona perché semplifica la realtà, ma dietro ai numeri c’è di più. Ecco dunque che possiamo chiederci, quanto senso ha davvero ragionare in termini di PIL? Quali i migliori modelli economici da consultare? E quale la consapevolezza della popolazione in merito? Saper interpretare gli strumenti è la base della consapevolezza del cittadino.
Eleonora Medica