Interviste agli Onorevoli Luca Carabetta, Mattia Mor e Giulio Centemero
Siamo al decimo anno dall’inizio dello Startup Act italiano. Tante cose sono cambiate e proprio in questi giorni è stato comunicato un dato importantissimo dall’Osservatorio Startup Hi-Tech promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con InnovUp: nel 2021, gli investimenti totali in equity di startup hi-tech italiane ammontano a 1,461 miliardi di euro, il doppio rispetto all’anno precedente. Questo è un dato che rappresenta un passaggio epocale per l’ecosistema a italiano che per la prima volta supera la soglia rappresentativa del miliardo di euro di investimenti annui.
Senza dubbio un vento nuovo sta soffiando sul Bel Paese, che porta fiducia e dimostra come gli investitori siano sempre più numerosi. I prossimi anni saranno fondamentali per far diventare l’Italia una vera e propria fabbrica di unicorni. Tuttavia, siamo solo all’inizio; rispetto a ecosistemi europei più maturi – pensiamo alla Francia, alla Germania o alla Spagna – l’Italia è ancora troppo indietro e il gap da colmare è importante. Ed è qui che abbiamo bisogno dell’intervento e del supporto dello Stato.
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C’è bisogno di più liquidità, di semplificazioni e soprattutto di ridurre la frammentazione che caratterizza l’ecosistema italiano. Ma non solo: fondamentale, ad oggi, è il tema dell’attrazione, sia di fondi d’investimento internazionali sia di talenti.
Durante l’assemblea annuale dei soci di InnovUp 2021, avvenuta a Roma all’Hotel NH in Via dei Gracchi il 1 dicembre, sono intervenuti sul tema l’On. Luca Carabetta, l’On. Mattia Mor e l’On. Giulio Centemero. Noi di Radio Activa abbiamo raccolto per voi alcune dichiarazioni.
Redazione