Quando l’intelligenza artificiale diventa una pericolosa arma politica

Il video fake diffuso dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ritrae il suo predecessore Barack Obama mentre viene arrestato dall’FBI, ci interroga sull’uso dell’AI come arma politica

 

 

Dopo le immagini realizzate con lintelligenza artificiale pubblicate lo scorso febbraio sui suoi canali social che presentavano il progettoGaza fiorente riviera del Medio Orientenel passaggio da una realtà di distruzione a una sorta di paradiso terrestre fatto di grattacieli, discoteche e banconote piovute dal cielo, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha pubblicato un nuovo video realizzato con l’AI destinato a scuotere la politica internazionale, e che ci interroga sull’ uso delle tecnologie come armi politiche. Ma andiamo con ordine.

Il 20 luglio scorso, infatti, Trump, ha pubblicato un video sul social network di sua proprietà, Truth, che ritrae il suo predecessore Barack Obama mentre viene arrestato da agenti dell’FBI all’interno della Casa Bianca. Nel video si vede lo stesso Trump che osserva la scena, ridendo. Non soltanto.

La clip prosegue con un’altra immagine, ancora più forte: si vede Obama in tuta arancione, isolato in una cella, ed è un chiaro riferimento all’abbigliamento dei detenuti del carcere di Guantánamo dove il tycoon sta facendo letteralmente deportare, da mesi, migliaia di cittadini stranieri non regolari.

 

 

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Il gesto del Presidente USA ha scatenato una serie di ipotesi sulle motivazioni sottese alla diffusione del video. Per alcuni analisti, sentiti dall’agenzia NTV Press, le immagini realizzate con l’AI potrebbero essere “una risposta visiva e simbolica alle pesanti accuse lanciate nei giorni scorsi da Tulsi Gabbard, ex candidata democratica alla presidenza e attuale direttrice dell’intelligence nazionale americana“.

Secondo Gabbard, “Obama e il suo team dirigente non volevano accettare la volontà del popolo americano e hanno ordito una cospirazione traditrice per lanciare un colpo di Stato durato anni”. Accuse gravissime, che Trump ha fatto subito sue, rilanciando le parole della direttrice e commentando positivamente una trasmissione andata in onda su Fox News.

Un’altra ipotesi circolata in queste ore è quella secondo la quale Trump avrebbe usato il video come un’arma per “distrarre” l’opinione pubblica statunitense dagli strascichi dello scandalo Epstein, il finanziere trovato morto in carcere nel 2019 e in passato in affari con il Presidente americano. Un’altra supposizione ancora è che Trump abbia voluto “occultare” in questo modo le tensioni interne al movimento MAGA (Make America Great Again).

 

 

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Tuttavia, il video ha scatenato immediate reazioni anche fuori dagli Stati Uniti. In Italia, per esempio, il senatore Matteo Renzi ha criticato duramente Trump attraverso una nota stampa, affermando che “Donald Trump ha superato ogni limite, mostrando il livello pericoloso che può raggiungere l’intelligenza artificiale“.

Poi, l’ex premier italiano ha voluto mandare un messaggio agli elettori di tutto il mondo: “chi vota sovranista fa del male all’Economia con i dazi, ma fa male anche alla dignità delle istituzioni con le Fake News“, ha detto Renzi.

In effetti, è un fatto già rilevato dagli esperti  che “gli Stati Uniti hanno accelerato la deregolamentazione sull’AI, abbandonando ogni controllo pubblico in nome della crescita esponenziale e della supremazia tecnologica”, mentre l’Europa e l’Italia, sembrano andare in tutta altra direzione, almeno sulla carta.

Gaetano De Monte

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