L’evento di Radio Activa Plus per esplorare la strada che Roma deve ancora percorrere per diventare una Smart City
Il 17 settembre 2024, nello scenario post-industriale delle Industrie Fluviali, Radio Activa Plus ha organizzato l’evento Road to Smart City: Roma come hub d’Innovazione nel contesto della Rome Future Week, focalizzato sulla trasformazione di Roma in ottica Smart e sull’ecosistema dell’Innovazione locale. Grazie ai contributi di tutti i partecipanti, l’incontro ha messo in luce le sfide e le potenzialità della Capitale per diventare un modello di città intelligente.
La serata ha visto la registrazione dal vivo di un episodio speciale del nuovo podcast di Radio Activa Plus Rome Smart Hub – Don’t you know that Rome wasn’t built in a day?, realizzato in collaborazione con Needs Startup Association e incentrato sui temi chiave quando si parla di Smart City.
Infatti, il format ha offerto una piattaforma per discutere di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ciclo intelligente dei rifiuti, mobilità sostenibile, gestione e distribuzione smart dell’energia, Smart Buildings. Gli interventi di esperti e di figure istituzionali hanno tracciato linee guida concrete per una Roma più smart, cui si sono aggiunti i punti di vista di startupper operanti nel Lazio.
Sabrina Colandrea, direttrice responsabile di Radio Activa Plus, ha aperto la serata insieme a Michele Franzese, ideatore della Rome Future Week, riflettendo su come l’Innovazione stia modellando il tessuto urbano, culturale ed economico della città.
Secondo dati Istat, il Lazio ospita una delle concentrazioni più alte di startup innovative in Italia, con il 55% delle imprese innovative situate nella provincia di Roma. Questo ha favorito lo sviluppo di un ecosistema interconnesso, che beneficia di politiche di supporto da parte delle istituzioni locali.
Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica, ha sottolineato la necessità che il dialogo tra mondo politico e Innovazione sia costante: “Serve una visione chiara per creare le condizioni di crescita e non perdere ulteriori opportunità.”
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Tra i temi centrali del dibattito il ruolo dell’Innovazione come forza sociale. Oltre agli aspetti tecnologici, è emerso come Roma possa diventare un esempio di ecosistema inclusivo e sostenibile, ispirandosi al concetto di “rainforest”, un modello di Innovazione che nasce dalla collaborazione spontanea tra diversi attori.
In questo senso, Amedeo Ciaccheri, Presidente del Municipio VIII, ha parlato del potenziale degli spazi urbani sottoutilizzati come la Fiera di Roma: “Anche Industrie Fluviali può diventare un simbolo concreto di trasformazione urbana, non solo a livello simbolico, ma operativo.”
Tra gli ostacoli principali alla crescita dell’ecosistema dell’Innovazione romano il gap culturale e la mancanza di fondi di Venture Capital locali.
Sollecitato dal direttore editoriale di Radio Activa Plus, Paolo Emilio Colombo, Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup, ha evidenziato la necessità di un cambiamento: “In Italia non si comprende a fondo cosa sia una startup. È cruciale un salto di mentalità per supportare progetti con un potenziale globale.”
Anche le grandi imprese giocano un ruolo fondamentale. Federico Dionisio, Responsabile della Direzione Digital Transformation di Network Contacts, ha sottolineato come le corporate dovrebbero aprirsi di più all’Innovazione: “L’impresa deve offrire alla startup accesso a clienti e risorse per permetterle di scalare il suo business.”
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A supporto della discussione, i dati parlano chiaro: tra il 2015 e il 2020, le startup italiane sono cresciute del 32%, e il Lazio è tra le regioni con il maggior numero di realtà innovative.
Tra i casi di successo emersi, spicca il progetto Dock3 – The Startup Lab, che seleziona studenti da tutta Italia per formarli nel mondo dell’Innovazione. Andrea Dal Piaz, Program Manager, ha spiegato: “Partiamo dalle persone, non dalle idee. Costruiamo team capaci di trasformare intuizioni embrionali in startup valide.”
L’importanza degli spazi condivisi e ad alta densità di interazioni, dove imprenditori e investitori possono connettersi, è stata enfatizzata da Michela Aliazzo, Innovation Manager di Zest. Grazie a iniziative come la POC Factory, Zest accelera lo sviluppo di nuovi concept tramite la collaborazione tra corporate e startup: “Il processo permette di testare rapidamente le soluzioni innovative, fornendo alle startup una visione orientata al business.”
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Nel corso della serata, Vittorio Verardi, Presidente di Needs Startup Association, sul tema Roma Smart City ha sottolineato che “il mondo dei founder viene lasciato troppo in disparte“. E ha aggiunto: “Spesso sono relegati a galoppini dell’Innovazione, senza la voce in capitolo che meriterebbero. È un peccato, considerando che sono loro, all’atto pratico, a maneggiare, utilizzare e creare Innovazione ogni giorno. Anche da questa constatazione è nata l’idea del podcast “Rome Smart Hub” in collaborazione con Radio Activa Plus, per mettere in connessione founder di startup con istituzioni e grandi aziende.”
Dal 15 ottobre il podcast sarà disponibile su Spotify, Spreaker e Soundcloud. Non perdetevelo!
