Si terrà a Bologna il 4 e 5 dicembre il format dove tecnologia, AI e Innovazione si incontrano per esplorare il futuro della ricerca online
Due giornate di formazione specializzata, con una sala verticale al giorno e contenuti pensati per i professionisti che vogliono anticipare il futuro dei motori di ricerca. È l’evento di riferimento per il mondo della SEO che si rinnova e diventa Search Tech.
C’è grande attesa a Bologna, dove il 4 e il 5 dicembre all’interno del Centro San Domenico si terrà l’hub formativo lanciato da Search On Media Group, il nuovo format che punta a ridefinire il futuro della ricerca online tra intelligenza artificiale e Innovazione.
“L’evento è l’evoluzione di un progetto nato nel 2006, quando parlare di SEO in Italia era una sfida per pionieri e il digitale un territorio ancora da esplorare“, si legge nella presentazione. E ancora: “Negli anni l’appuntamento si è trasformato, diventando Search Marketing Connect, con più sale, più temi, maggiori opportunità di aggiornamento, confronto e networking qualificato”.
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L’idea di mettere a sistema le competenze sviluppate in ottica SEO è nata 20 anni fa con il convegno GT. Allora era un appuntamento che ruotava attorno a una sala soltanto, oggi l’organizzazione è stata ampliata, ma la mission è rimasta intatta: essere UN punto di riferimento per la formazione e il confronto sulla Search Engine Optimization.
Il programma di incontri è molto fittto; tra i più interessanti si segnala il panel con Monica Brignoli “AI Overview VS Editoria online: chi controlla la visibilità dell’informazione?“, in cui si parlerà di come le AI Overview stanno riscrivendo le regole dell’informazione sul web, estraendo, sintetizzando e presentando contenuti editoriali senza clic, così “minando il traffico diretto e l’autonomia delle fonti originali”.
Come ha spiegato Wired, questa funzionalità fornisce riepiloghi e risposte strutturate direttamente nei risultati di ricerca di Google, combinando informazioni da diverse fonti web, senza che l’utente debba necessariamente cliccare su alcun link per approfondire.
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Particolarmente interessante è anche “Lo stato dell’arte del rapporto tra Search e AI“, il panel introdotto da Duccio Lunari durante il quale si cercherà di fare ordine tra la miriade di pareri, studi e statistiche sulla SEO e sui motori di ricerca AI e sulle funzionalità AI di Google.
L’obiettivo sarà capire in ogni caso cosa sia realmente importante oggi e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro. Sarà vero quanto ha affermato qualche giorno fa Marco Bardazzi su Il Foglio? E cioè che “in un mondo dove aumentano i tiranni, c’è una tirannia che, invece, sta finendo; la tirannia dell’algoritmo che ha imposto a una serie di professioni, dal marketing al giornalismo, di adeguarsi alla logica della SEO e quindi di organizzarsi per andare a caccia di traffico”.
Secondo Bardazzi la SEO si trova in uno stato terminale e questa dovrebbe essere una buona notizia per il giornalismo. A pensarla così è anche Salvatore Aranzulla, il quale ha dichiarato, come si legge in questo articolo, che “per chi gestisce un sito oggi non basta inserire keyword strategiche: bisogna creare testi rilevanti, ben strutturati e coerenti con l’intento dell’utente”.
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