Ester Memeo racconta a WoW – Women on Web la mission della Podcast Factory Podstar, specializzata in podcast per il business e progetti a impatto socio-culturale. Il podcasting è un mondo a prevalenza maschile?
Torna WoW – Women on Web, il podcast che, esplorando le intersezioni tra le transizioni (ambientale e digitale), e con un’attenzione particolare alla prospettiva di genere, ci porta a immaginare un futuro più innovativo, equo e sostenibile. In questo episodio, le nostre speaker Francesca Pucci e Federica Meta dialogano con Ester Memeo, autrice e imprenditrice visionaria che ha dato vita a Podstar, Podcast Factory indipendente specializzata nella formazione, produzione e promozione di podcast per il business e per progetti dal forte impatto sociale e culturale.
Da qualche anno il podcasting sta diventando una leva strategica per aziende e organizzazioni, ma, al contempo è uno strumento potente per costruire immaginari, raccontare storie che altrimenti resterebbero ai margini e attivare relazioni autentiche con il pubblico.
Ma come si progetta una narrazione efficace per il mondo del lavoro e della cultura? E quali sono oggi opportunità e sfide di un settore in continua evoluzione? Memeo esordisce così:
“Nel tempo Podstar si è specializzata in storie che abbiano un impatto sociale e culturale, questo perché sono veramente fermamente convinta che il podcasting abbia il potere di influenzare le persone, di riuscire ad arrivare dove altri media non riescono, perché con la voce, con la narrazione orale si raggiungono le persone con una modalità diversa, più intima. Forse è anche quello che ci mancava dopo la pandemia, quando la società ha vissuto un momento di distacco, di distanza […]. Visti i temi che si riescono a sviluppare in un podcast, che non trovano spazio nel mainstream, storie forti, ma anche approfondimenti particolari su tematiche come, per esempio, la sostenibilità, l’inclusione o comunque temi che oggi stanno a cuore alle persone… ecco, credo che il podcasting abbia veramente il potere di sensibilizzare e creare quella consapevolezza che altri canali faticano a creare nello stesso modo. In particolare ho voluto che Podstar parlasse anche agli indipendenti perché molti di loro hanno delle grandissime skill, sono sicuramente esperti della loro materia, ma magari hanno bisogno di qualcuno che li aiuti nell’esprimersi, nell’evolvere e nell’acquisire nuove competenze anche per raccontare il loro business.”
Ascolta anche: Alla scoperta del podcast Perfetti sconosciuti con Claudio Di Filippo
La chiave per creare fiducia tra podcaster e pubblico di ascoltatori, secondo Memeo, è l’autenticità, che paga anche sul fronte del business. Il podcasting, infatti, contribuisce a rendere i brand più umani, consentendo alle aziende di farsi portavoce di messaggi che interessano alle persone. “Se c’è autenticità, il pubblico ascolta e il brand ne esce vincitore”, osserva la CEO di Podstar. Per quanto riguarda, invece, i podcast a impatto sociale e culturale, la scelta di Podstar ricade su quelle storie che presentano un elemento di universalità: “Se c’è veramente un legame che unisce le persone al di là della cultura, dell’età, della nazionalità, della situazione sociale ed economica, in quel caso penso che sia una storia rilevante, che vada la valga la pena raccontare”.
Nel corso dell’episodio viene affrontato un altro tema, tanto caro a WoW – Women on Web, ovvero il ruolo delle donne, in questo caso nella scena del podcasting: la loro presenza è consistente? Ci sono barriere da abbattere? Servono spazi e narrazioni più inclusive e consapevoli?
Memeo, tra le altre cose, è promotrice del Premio LaPodstar, iniziativa nata un anno fa allo scopo di premiare il miglior podcast femminile di impatto sociale e culturale, per stimolare le donne ad avvicinarsi al podcasting e vedersi maggiormente rappresentate nel comparto. Infatti, nonostante il podcast sia un mezzo di comunicazione per sua natura indipendente, e offra quindi la possibilità a tutti di dire la propria, le donne sono ancora poco presenti.
Memeo cita un report condiviso da Spotify nel 2021, dal quale si evinceva che c’erano pochi podcast al femminile all’interno delle classifiche dei più ascoltati. “Credo che anche a livello internazionale ci sia questo problema perché seguo le classifiche e i report del podcasting internazionale ed esistono dei riconoscimenti solo per le donne anche all’estero; questo fa capire che c’è bisogno ancora di valorizzare le voci femminili in questo settore, ma sono fiduciosa che nel futuro possiamo ridurre questo gap“, conclude Memeo.
L’invito è a non tirarsi indietro laddove c’è la possibilità e lo spazio per esprimersi, a fare rete e a creare sorellanza tra podcast!
S. C.
Ascolta anche: Le imprenditrici non chiedono il permesso. Dentro DEA, l’hub per l’imprenditorialità femminile