Nel 2024, investire in intelligenza artificiale, reti smart e tecnologie sostenibili diventa cruciale per guidare la transizione verso un futuro più verde e digitalmente avanzato
In un mondo in rapida evoluzione, la conclusione della COP28 segna un punto di svolta epocale: quasi 200 nazioni hanno siglato un accordo storico per abbracciare una transizione decisa dalle fonti fossili. Mentre la comunità globale inizia forse a impegnarsi seriamente verso la sostenibilità, emerge un protagonista chiave nella guida di questa rivoluzione tecnologica: Cisco.
Pioniera dell’Innovazione, l’azienda si propone di plasmare il futuro attraverso strategie avanzate, concentrandosi su intelligenza artificiale, reti smart e tecnologie sostenibili. Attraverso l’obiettivo ambizioso di costruire un mondo più verde e digitalmente avanzato, esploriamo come Cisco, a margine della COP28, delinea il percorso per affrontare le sfide della sostenibilità e guidare la transizione verso un futuro promettente.
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Fa storcere il naso che ancora una volta un attore privato entri a gamba tesa nella questione. I governi dei diversi Paesi, invece, si stanno muovendo troppo lentamente. Vedremo se riusciranno almeno a prendere spunto.
L’obiettivo emerso dalla COP28 è chiaro: “ridurre la CO2”, ma come riuscirci? Per raggiungere questo traguardo climatico, è essenziale ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2025. Cisco suggerisce l’adozione di tecnologie abilitanti come IoT, sensori e AI per monitorare e calcolare l’impronta ambientale in modo accurato.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla sostenibilità
L’espansione dell’intelligenza artificiale presenta sfide e opportunità in materia di transizione sostenibile. Gli esperti prevedono un aumento della domanda di elettricità e acqua da parte dei server AI, ma Cisco suggerisce che, “gestendo responsabilmente questa crescita, i benefici dell’AI per la sostenibilità supereranno i costi“.
La qualità dei dati è cruciale e questi “maledetti algoritmi” potranno finalmente svolgere un ruolo chiave nell’interpretare i numeri per ottenere informazioni vitali e automatizzare processi.
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Innovazioni tecnologiche per una transizione sostenibile
Cisco pone anche il focus sull’importanza di investire in tecnologie abilitanti come IoT, sensori, Power Over Ethernet e AI nella lotta contro il cambiamento climatico. Queste tecnologie, infatti, possono contribuire a monitorare e calcolare l’impronta ambientale in modo accurato, fornendo soluzioni intelligenti per affrontare le sfide green globali.
L’adozione di reti energetiche più intelligenti, incluse le Smart Grid, è identificata come chiave per migliorare l’efficienza e l’integrazione delle rinnovabili.
“Smart Grid sta per rete intelligente e si riferisce a un insieme di reti elettriche e di tecnologie che, grazie allo scambio di informazioni, permette di gestire e monitorare la distribuzione di energia elettrica da tutte le fonti di produzione e soddisfare le diverse richieste di elettricità degli utenti collegati, siano essi produttori o consumatori, in modo efficiente, razionale e sicuro. Il concetto di Smart Grid nasce e si sviluppa in Europa nel 2006 grazie alla European Technology Platform (ETP) for the Electricity Networks of the Future, ossia la Piattaforma tecnologica europea per le Smart Grid“.
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Rivoluzione digitale e sostenibile nell’industria e nella mobilità
Infine, un ambito da tenere sotto la lente di ingrandimento è quello industriale. Perché? Nel corso della COP28 si è sottolineato il cambiamento drastico di questa realtà. Si tratta di una trasformazione digitale e sostenibile, guidata dalla necessità di ridurre l’impronta ambientale.
Cisco sottolinea che, “nonostante la sostenibilità non sia l’obiettivo principale degli investimenti, l’innovazione digitale può portare a un impatto positivo sull’ambiente”.
La rivoluzione infrastrutturale necessaria per supportare la crescente mobilità elettrica diventa centrale nel 2024, considerando che “la domanda di energia dai veicoli elettrici potrebbe rappresentare il 25% del totale entro il 2050“.
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