Grazie alla virtuosa collaborazione tra due top player del settore, le barriere stradali sono oggi più affidabili e all’insegna della sostenibilità ambientale e della sicurezza
C’è un nuovo modo di pensare la sicurezza stradale. Non più solo come protezione passiva, ma come gesto di cura verso l’ambiente, il paesaggio, e le generazioni future. È su questa traiettoria che si inserisce SMA for VITA, il frutto dell’alleanza tra due protagonisti dell’innovazione: SMA Road Safety e VITA International
La notizia è arrivata durante la quarta edizione di Visione Sicurezza, al circuito di Misano: le due aziende hanno unito le forze per realizzare una soluzione che coniuga performance e armonia con l’ambiente. Il risultato? Un terminale d’urto ad alta tecnologia, Ermes, ora disponibile anche in acciaio corten – la stessa finitura calda e naturale delle barriere laterali firmate VITA, costruite in acciaio e legno.
Sicurezza sì, ma anche bellezza
Non si tratta solo di un’innovazione tecnica – sebbene Ermes, come ricorda Roberto Impero (CEO di SMA), abbia superato i test più stringenti, compresi quelli con veicoli da 2.000 kg, ben oltre i limiti normativi. Si tratta anche di un cambio di sguardo: immaginare le barriere non come elementi invasivi, ma come strutture in grado di fondersi con la natura, soprattutto nelle zone montane o ad alto valore paesaggistico.
VITA, dal canto suo, porta sul tavolo una linea di barriere in legno e acciaio ecocompatibili, con una durata nel tempo certificata, anche senza rivestimenti aggiuntivi. Alcune versioni, come lo spartitraffico, sono un unicum nel panorama mondiale.
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SMA for VITA è molto più che un prodotto: è una filosofia progettuale che tiene insieme efficienza, rispetto ambientale e possibilità di manutenzione sostenibile. Le componenti possono essere riparate senza dover sostituire l’intero sistema, abbattendo costi e rifiuti. Inoltre, tutto è pensato per essere interamente riciclabile.
“Con VITA condividiamo una visione: creare soluzioni di sicurezza che non lascino ferite nel paesaggio, ma che si integrino, rispettose e discrete, come una firma gentile sul territorio”, sottolinea ancora Impero.
Irina Mella Burlacu, CEO di VITA International, rilancia: “Questa partnership è un esempio concreto di come si possa puntare alla Vision Zero — l’obiettivo di azzerare le vittime della strada — senza rinunciare a un impegno ecologico. Ogni barriera installata è anche un ponte: tra tecnologia e ambiente, tra sicurezza e bellezza, tra imprese e comunità.”
Ed è proprio questo il punto: la vera innovazione non è solo proteggere, ma farlo con rispetto, responsabilità e immaginazione. Si tratta di una soluzione volta a tutelare la bellezza di tutte le zone montane e rurali e il loro elevato valore paesaggistico, senza rinunciare in alcun modo alle prestazioni in quanto a sicurezza stradale passiva.
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