Le applicazioni delle ricerche premiate con il Nobel per la Fisica sono molto più vicine di quanto pensiamo
Ieri c’è stato l’annuncio dei premi Nobel per la Fisica ad Alain Aspect, John F. Clauser e Anton Zeilinger “per gli esperimenti con i fotoni entangled, stabilendo la violazione delle disuguaglianze di Bell e aprendo la strada alla scienza dell’informazione quantistica“.
Le applicazioni di queste ricerche sono molto più vicine di quanto pensiamo: si prepara infatti a debuttare nel 2023 la prima rete di computer quantistici in Europa. I primi due computer saranno collegati tra la Francia e la Germania e attualmente si sta lavorando per ampliare il progetto nel 2024, con un numero maggiore di computer; uno dei quali potrebbe essere operativo in Italia.
Leggi anche: L’AI di Google è davvero cosciente?
Queste le dichiarazioni di Tommaso Calarco dell’Università di Colonia, studioso di fama internazionale nel campo del Quantum Computing e delle tecnologie quantistiche, nonché promotore del programma europeo sulle tecnologie quantistiche e direttore dell’Istituto tedesco per il controllo quantistico a Jülich:
“I primi computer quantistici sono stati costruiti grazie al programma flagship sulle tecnologie quantistiche della Commissione europea: uno è a Parigi e uno è a Jülich ed entrambi sono a disposizione di Ricerca e industria per sviluppare nuove applicazioni”.
Quando saranno collegati fra loro, costituiranno la prima rete di computer quantistici attivi in Europa e c’è già “il bando per acquistarne altri, quattro o sei, in altre città europee nel 2024”. L’Italia, infatti, “ha presentato la domanda per partecipare e potrebbe acquisire un computer da installare a Bologna, nell’ambito di un progetto approvato con il Recovery Fund”.