Non è più permesso condividere il proprio account Netflix con chi non fa parte del “nucleo domestico”
La stretta di Netflix sul problema degli account condivisi è diventata una realtà che sta suscitando molte preoccupazioni tra i prosumer. Noi amanti del drama, come faremo senza Bridgerton?
La nota piattaforma di entertainment Netflix, infatti, ha avviato un’azione mirata contro coloro che dividono i costi di un abbonamento con amici o parenti che non risiedono nella stessa abitazione. Lo ha chiarito la stessa piattaforma in una comunicazione inviata agli abbonati e condivisa sui suoi profili social. Secondo quanto dichiarato, “un account è destinato a un unico nucleo domestico, che comprende l’utente e le persone che vivono con lui. Le persone appartenenti al nucleo domestico possono guardare Netflix da qualsiasi luogo (a casa, in movimento, in vacanza) e possono beneficiare di funzionalità come Trasferisci profilo e Gestisci accessi e dispositivi”.
Nel concreto, come cambieranno le cose?
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La domanda sorge spontanea: cosa intende Netflix per “nucleo domestico”?
Poi altre domande a pioggia: include forse anche le persone che vivono in luoghi diversi, come ad esempio un fratello che abita in un’altra via? Come fa Netflix a determinare se sto guardando un film dalla mia casa delle vacanze o da un dispositivo mobile in un’altra città?
Innanzitutto, Netflix invita gli utenti a verificare i dispositivi che hanno effettuato l’accesso utilizzando il loro account. Mette a disposizione un link tramite il quale è possibile visualizzare tutti i dispositivi collegati e consente di scollegare quelli che non fanno parte del nucleo domestico. In questo modo si può evitare il rischio che dispositivi non autorizzati vengano segnalati come collegati a Netflix.
Ma come fa Netflix a sapere se un dispositivo appartiene o meno al nucleo domestico di qualcuno? L’azienda verifica l’indirizzo IP a cui i dispositivi di proprietà del titolare dell’account si collegano, in modo da determinare se viene utilizzata la sua connessione Internet domestica.
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E se un account viene utilizzato su un dispositivo non associato alla rete casalinga?
Netflix avvierà un processo di verifica. Ecco i passaggi rivelati dalla piattaforma:
- ci sarà l’invio un link al titolare dell’account principale tramite l’indirizzo e-mail o il numero di telefono associato;
- il link condurrà a una pagina con un codice di verifica a quattro cifre, che dovrà essere inserito sul dispositivo entro 15 minuti;
- se la verifica avrà successo, il dispositivo potrà essere utilizzato per guardare Netflix.
Le paure dei prosumer si sono realizzate. Infatti, se utilizzeremo il nostro account da un dispositivo non associato alla nostra abitazione principale (ad esempio, durante una vacanza o alternando diverse residenze), dovremo dichiarare il cambio dell’abitazione principale. Questo significa un pedante e macchinoso lavoro di check degli accessi.
In un’epoca di agility by design, quanto può essere anacronistico un processo del genere? Non resta che vedere quanti di noi metteranno l’amore per il drama da parte, in favore del portafoglio. Forse cambieremo semplicemente sponda? Si dice che il mercato dello streaming sia piuttosto affollato…
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