Ora l’AI rompe il ghiaccio per noi sulle app di dating

Chi lo ha sperimentato lo sa: le prime battute sulle app di dating sono cruciali. Spesso un “ciao” non solo non basta ma fa desistere dal continuare la conversazione. L’AI è la soluzione anche stavolta?

 

 

Setacciare centinaia di profili alla volta in cerca di un legame più o meno romantico is the new fare la spesa online, con la differenza sostanziale che non si compra dietro esborso di denaro, ma bisogna metterci del proprio. Soprattutto è fondamentale essere in grado di rompere il ghiaccio… o, almeno, lo è stato fino ad ora.

È innegabile: tantissime persone di valore non sono capaci di raccontarsi online. Purtroppo, però, le app di dating si basano proprio sulle prime impressioni, che, in quei contesti, finiscono con l’avere più importanza di quanta non ne abbiano nella realtà.

 

 

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Per ovviare a questa difficoltà sono nate app come Rizz e Keys, coach di messaggistica basati sull’AI e progettati per agire come “suggeritori digitali”. Ancora una volta, l’intelligenza artificiale accorre in aiuto dell’uomo. Ma come funziona concretamente questo supporto?

Caricando una foto, lo screenshot di una chat o la propria biografia, Rizz è in grado di generare immediatamente battute per rompere il ghiaccio. Gli utenti possono anche chiedere all’app di rendere le loro risposte più divertenti o più romantiche. Lo psicologo e dating coach Holly Battey ha dichiarato a CBS News che i suggeritori tech intervengono in soccorso degli utenti “specialmente per la sezione chat, aiutandoli a creare spunti di conversazione”. Ma ce n’era davvero bisogno?

 

 

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L’AI generativa si è già infiltrata in numerosi ambiti delle nostre vite dimostrandosi potenzialmente utile a eliminare, o almeno ridurre, il tempo perso in compiti monotoni e ripetitivi. Ora si cerca di introdurla anche nel mondo del dating online. Superato lo scoglio delle prime chat, però, teoricamente ci si sposta nel mondo reale, dove si dovrà dimostrare di essere simpatici e/o romantici dal vivo.

Proprio come una foto ritoccata può far apparire più attraenti di quanto non si sia in realtà, allo stesso modo intrattenere conversazioni brillanti solo grazie all’AI potrebbe rendere deludente incontrarsi di persona. Gli utenti delle app di dating devono prepararsi all’eventualità che, durante il primo appuntamento, chi sta loro di fronte senta un forte divario tra la personalità “aumentata” conosciuta online e la persona reale. E possa, di conseguenza, decidere di non proseguire la conoscenza.

 

 

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C’è comunque chi non vede l’ora di poter fare affidamento su questi “suggeritori”. Effettivamente, l’intelligenza artificiale è uno strumento potente che potrebbe aiutare chi non riesce a emergere dal mare magnum di profili. “A volte una personalità non riesce a venire fuori scrivendo”, ha commentato ancora Battey.

E ha aggiunto: “Alcune persone non sanno cosa scrivere nella propria biografia né come avviare una conversazione sulle app di messaggistica. Hanno solo bisogno di uno strumento per affrontare i primi step.”

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