Road to 2022: non solo PNRR
Mercoledì 1° dicembre, si è tenuta a Roma, presso l’NH Hotel in via dei Gracchi, l’annuale Assemblea dei soci di InnovUp. Un evento phygital, con ospiti che con le dovute precauzioni si sono finalmente ritrovati in presenza e, altri, che si sono collegati da remoto. The new normal: non solo PNRR.
Un’assemblea che può essere considerata sia punto d’arrivo che di ri-partenza. Si tratta infatti dell’incontro che ha sancito la coesione definitiva di due associazioni: Italia Startup e APSTI, e ha poi eletto il nuovo Consiglio direttivo di InnovUp. “Da questo momento l’Associazione deve partire con una visione ambiziosa, dobbiamo rendere dinamica la filiera dell’innovazione”, ha affermato Fabrizio Conicella, Vice Presidente uscente, che ha aperto i lavori di discussione dei soci. Le cui dichiarazioni hanno fatto eco quelle del Presidente uscente, Angelo Coletta:
“Il mio successore deve continuare una battaglia: rafforzare le risorse, migliorare il legal freedom, favorire l’attrazione di soggetti competenti. Poi spingere per delle politiche che possano incentivare la formazione dei nostri talenti e dall’altra diventare attori internazionali: bisogna essere competitivi e cooperanti in Europa. Infine, uno dei compiti di InnovUp è quello di fare sì che tutto il Paese abbia i benefici di questa spinta innovativa e non solo gli startupper.”
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Nel corso della mattinata si sono succeduti diversi interventi che hanno avuto il merito di porre l’attenzione sullo stato dell’arte del mercato italiano in tema di trasformazione digitale. Come ben sappiamo, il sistema del nostro Paese dal lato innovazione è frammentato: formato da tanti e diversi soggetti, un mondo complesso che necessita di interazione e cooperazione. In questa direzione come può la politica supportare il superamento di questa frammentazione? Quali sono le prospettive per il futuro?
Il primo relatore che ha cercato di rispondere è stato l’On. Luca Carabetta, il quale ha affermato l’assoluta priorità della politica di ascoltare il mondo produttivo e di lavorare trasversalmente non guidati dalla fede politica, ma cooperando e rimanendo coerenti nonostante i cambi di governo. Poi, ha aggiunto “Bisogna monitorare il PNRR e capire dove andranno a finire quei miliardi e come verranno spesi. Non si tratta solo di fondi per la pubblica amministrazione”.
Potete ascoltare integralmente il suo intervento qui:
I temi della trasversalità e della coerenza riemergono anche nelle parole successive dell’On. Mattia Mor che ha giustamente posto l’accento sulla necessità di operare politicamente per il bene collettivo, oltre gli interessi di partito:
“Non è possibile a ogni cambio di governo fermarsi e ripartire da zero; è giusto continuare a collaborare con i miei colleghi al tavolo e allo stesso tempo, per il futuro, fare di più. Ci dobbiamo impegnare per fare aumentare investimenti in ricerca e sviluppo, e lavorare per delle proposte che attraggano nuovi talenti. Bisogna essere bravi a intercettare l’interesse dei fondi internazionali e parallelamente non dimenticare l’investimento privato interno.”
Potete ascoltare integralmente il suo intervento qui:
Non si tratta infatti di una competizione tra estero e interno, il pubblico dovrebbe capire che la sinergia tra questi due punti di vista porterebbe finalmente l’Italia a competere con i grandi mercati internazionali, senza rimanere sempre bloccata al ruolo di inseguitrice. Francia, Finlandia ed Estonia dovrebbero essere alla nostra portata.
“Dobbiamo essere bravi a coinvolgere i cittadini in questo dibattitto e in questa trasformazione innovativa”, come ha ricordato l’On. Antonio Palmieri, e investire soprattutto in competenze, come ha sottolineato l’On. Giulio Centemero: “Manca conoscenza finanziaria diffusa in Italia. Si ha paura di investire e si è poco informati. Un obiettivo potrebbe essere quello di inserire dei momenti di educazione finanziaria per tutti”.
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Nell’ultima parte dell’assemblea aperta al pubblico sono poi intervenute Maria Benedetta Francesconi, Dirigente Divisione Politiche per le PMI, il movimento cooperativo e le start up innovative, Ministero dello Sviluppo Economico e Federica Garbolino, Responsabile “Sviluppo, Mercato e Servizi” BU Incentivi e Innovazione, Invitalia.
La Dottoressa Francesconi ha puntato i riflettori su due questioni fondamentali: “il basso livello di capitalizzazione delle startup e la necessaria collaborazione strategica tra grandi imprese, università e centri di ricerca per la creazione di queste stesse startup”.
Infine, la Dott.ssa Garbolino ha chiuso i lavori di discussione portando al tavolo la visione dell’evoluzione dell’ecosistema Italia, nei suoi rapporti tra imprese, incubatori e politica:
“Noi di Invitalia, siamo una struttura tecnica che necessariamente sopravvive ai diversi governi. A volte purtroppo veniamo bloccati, come per la questione dell’imprenditoria femminile. Sappiamo però che nel PNRR ci sono circa 400 milioni dedicati a questa tematica e, gran parte di questi fondi, si rivolgono specificatamente a startup e nuove imprese. Noi, poi, cerchiamo di supportare accelerazione grazie a due strumenti: Smart&Start e Smart money.”
Potete ascoltare integralmente il suo intervento qui:
Per concludere, dalle parole dei relatori e delle relatrici gli spunti che ci rimangono al termine dell’evento sono molti e ambiziosi. InnovUp e la sua nuova direzione sono consapevoli che non esiste solo il PNRR: vi sono infatti altri decreti attuativi che farebbero fare un enorme passo in avanti all’Italia in tema di mercato d’innovazione.
Il governo potrebbe semplificare e facilitare lo sviluppo di realtà imprenditoriali giovani e investire quindi in ricerca e formazione, così da poter attrarre talenti e fare partire un più che mai necessario circolo virtuoso. Per non perdere l’ultimo treno digitale.
Francesca Ponchielli