CYBERCRIME CHRONICLES

Da uno strip club di Miami al caos digitale globale: Melissa, il virus che sedusse Internet

L’episodio pilota del nuovo Infocrime Podcast CyberCrime Chronicles racconta la storia di Melissa, il primo virus informatico, che nel 1999 causò danni per 80 milioni di dollari sfruttando la curiosità degli utenti

 

 

L’universo podcast di Radio Activa Plus si arricchisce di una nuova, avvincente serie dedicata ai più famosi crimini informatici della storia. CyberCrime Chronicles, realizzato in collaborazione con Activa Digital, si propone come una serie imperdibile per appassionati di tecnologia e True Crime, ma anche come uno strumento educativo per comprendere l’evoluzione delle minacce informatiche. Il format unisce sapientemente elementi di storytelling, Sound Design e analisi tecnica, creando un prodotto che intrattiene e al contempo sensibilizza sul tema della sicurezza digitale.

La serie debutta oggi con un episodio che ci riporta alla fine degli anni ’90, raccontando la storia del famigerato virus Melissa, uno dei primi malware a sfruttare l’Ingegneria sociale su larga scala.

L’episodio pilota ripercorre gli eventi del marzo 1999, quando un’apparentemente innocua email mise in ginocchio le infrastrutture digitali di centinaia di aziende in tutto il mondo, causando danni stimati in 80 milioni di dollari.

 

 

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“Ecco il documento che hai chiesto… non mostrarlo a nessuno ;)”: bastò questo messaggio per scatenare uno dei più devastanti attacchi informatici della storia. Era il marzo 1999 quando il virus Melissa, creato da David Lee Smithe battezzato come la ballerina di uno strip club di Miami di cui si era innamorato, mise in ginocchio Internet.

Il meccanismo era semplice quanto letale: un’e-mail con allegato un documento Word infetto che, una volta aperto, si impossessava di Outlook e si auto-inviava ai primi 50 contatti nella rubrica della vittima. Il risultato? Oltre 300 aziende, tra cui Microsoft e Intel, furono costrette a spegnere i propri server e-mail, paralizzati da milioni di messaggi infetti.

Ma cosa si cela dietro questo attacco hacker? A svelarcelo, nella seconda parte del podcast, è Gabriele Cannizzaro, Cyber Security Specialist e Incident Responder di Alechin, brand di Activa Digital. Cannizzaro offre un’analisi tecnica approfondita dell’attacco e dei suoi impatti, evidenziando come Melissa abbia rappresentato un punto di svolta nella consapevolezza sulla sicurezza informatica.

“Melissa sfruttava una vulnerabilità nel software di Microsoft Outlook, permettendogli di inviare automaticamente copie di se stesso ai primi 50 contatti della rubrica dell’utente infetto,” spiega l’esperto di Alechin. “In questo modo, il virus si diffondeva a valanga, saturando rapidamente le caselle di posta e intasando i server. Melissa disabilitava le protezioni di Word, modificava i modelli dei documenti e inseriva persino citazioni tratte dai Simpson nei file infetti: una firma beffarda del suo creatore”.

 

 

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Questo attacco cambiò per sempre la sicurezza informatica, portando alla creazione della divisione cybercrime dell’FBI. Oggi, 25 anni dopo, le tecniche si sono evolute, ma il principio resta lo stesso: sfruttare la curiosità umana per diffondere il caos digitale.

Il podcast è disponibile sulle principali piattaforme di streaming, prossimamente con nuovi episodi che promettono di esplorare altri celebri crimini informatici che hanno segnato la storia della tecnologia.

Restate sintonizzati su Radio Activa Plus: nel prossimo appuntamento con Cybercrime Chronicles, esploreremo un altro caso di attacco informatico che ha sconvolto il mondo.

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