Ci hanno accompagnati per 29 episodi e ora è tempo di tirare le somme. Si conclude l’esperienza di CIFcast, il podcast del Collettivo Immaginario Fantastico
Lorenzo Davia, Damiano Lotto ed Emiliano Maramonte tornano con un ultimo episodio di CIFcast. Come mai “ultimo”? Vi chiederete.
“Perché le strade della vita portano a volte a prendere svincoli diversi. Come un’autostrada tra le stelle: qualcuno scende ad Aldebaran, qualcun altro procede fino alla stella di Peter Pan, qualcun altro è destinato a superare il vuoto in mezzo alle galassie.”
L’obiettivo di questo episodio è salutare i compagni di viaggio-ascoltatori. I nostri lo fanno tentando un bilancio di ciò che è stato il loro percorso nei meandri della Science Fiction compiuto attraverso i nostri microfoni.
La Fantascienza come specchio
Inizia Lorenzo, per cui la Fantascienza, genere letterario e cinematografico che esplora le possibilità offerte dal progresso scientifico e tecnologico, rappresenta molto più di un semplice intrattenimento: di fatto funge da specchio per l’umanità, riflettendone paure, speranze e aspirazioni.
“Attraverso mondi immaginari e scenari futuristici, la Fantascienza ci offre una lente unica per esaminare la condizione umana e il nostro rapporto con l’universo”.
Un modo per esplorare paure e speranze
Una delle funzioni principali della Fantascienza è esplorare le paure collettive della società. Racconti di invasioni aliene, apocalissi nucleari e intelligenze artificiali fuori controllo incarnano i timori relativi al futuro e al progresso.
Queste narrazioni ci permettono di affrontare indirettamente ansie reali, stimolando il dibattito su temi cruciali come l’etica della tecnologia, il cambiamento climatico e l’equilibrio tra potenze globali.
Allo stesso tempo la Fantascienza è un veicolo potente per esprimere speranza e ottimismo. Opere che descrivono società utopiche, avanzamenti scientifici che migliorano la qualità della vita e l’esplorazione dello spazio infinito ispirano generazioni di lettori e spettatori.
Queste visioni positive non solo offrono conforto, ma possono fungere anche da obiettivi da perseguire nella realtà. Tutto nasce, in ogni caso, dalla riflessione sul genere umano.
“D’altronde, finché non incontreremo degli alieni veri, quale altra creatura piena di difetti, passioni e tendenze distruttive abbiamo sottomano?”
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La riflessione sull’umano
La Fantascienza ci obbliga a riflettere su noi stessi. Personaggi alieni e intelligenze artificiali, spesso utilizzati come metafore, ci costringono a riconsiderare cosa ci contraddistingue in quanto essere umani.
In cosa differiamo dalle macchine? Qual è il nostro posto nell’universo? Queste e altre domande fondamentali sono al centro di molti racconti di Fantascienza, stimolando riflessioni profonde sull’identità, la coscienza e la moralità.
Profezia e avvertimento
Non solo: spesso la Fantascienza ha anticipato scoperte scientifiche e sviluppi tecnologici. Diversi autori, da Jules Verne a Arthur C. Clarke, hanno previsto invenzioni che poi sono state effettivamente realizzate.
Questi racconti non solo dimostrano l’intuito visionario dei loro autori; fungono anche da avvertimento in merito ai potenziali rischi associati a certi avanzamenti. “Le storie di distopie tecnologiche e sorveglianza di massa sono moniti su come il progresso, se non gestito con saggezza, possa condurre a conseguenze disastrose“.
Prima di salutarci definitivamente, i nostri sollevano un ultimo aspetto: il bello della Fantascienza non risiede forse anche nell’occasione che ci concede di viaggiare verso mondi sconosciuti?
La Fantascienza come ponte verso l’ignoto
La Science Fiction permette di esplorare l’ignoto, spingendo più in là i confini dell’immaginazione umana. La possibilità di viaggiare attraverso lo spazio e il tempo, di incontrare civiltà aliene e di esplorare mondi paralleli stimola la curiosità innata dell’uomo.
Questo desiderio di esplorare e comprendere l’ignoto è ciò che ha guidato molte delle più grandi scoperte della Storia e continua a ispirare scienziati, ingegneri e pensatori.
Ed è forse lo stesso spirito che ha spinto il nostro trio a intraprendere un percorso ai microfoni di Radio Activa Plus: un’incognita con cui hanno via via preso confidenza, inanellando una puntata dopo l’altra fino a diventare uno dei nostri programmi più seguiti.
“È stato intenso e bello, chissà che non ci si veda dalle parti di proxima centauri, tra qualche milione di anni!”
La Redazione ringrazia Lorenzo, Damiano ed Emiliano per il tempo di qualità trascorso in loro compagnia e vi invita a recuperare tutti gli episodi di CIFcast seguendo questo link.
S. C.