LEGALTECH SHOW

L’accesso alla Giustizia nell’era dell’E-Justice

Cos’è l’accesso alla Giustizia? E quali sono gli aspetti fondamentali per valutare l’efficienza di un sistema giuridico?

 

Da recenti ricerche, 1 persona su 2 in Italia non è soddisfatta del sistema giuridico, per i tempi, i costi o per la soluzione – che spesso non arriva. Sistemi come quelli tedesco e inglese hanno tassi di soddisfazione addirittura inferiori, probabilmente perché l’accesso alla giustizia costa di più, per quanto sia più rapido.

Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di accesso alla giustizia? Al complesso dei canali informativi, agli strumenti e alle modalità con cui gli utenti posso accedere al sistema. Esso consente agli individui o talvolta anche a gruppi di persone di far valere i propri interessi e tutelarsi dalle violazioni dei loro diritti. Ne parliamo in questa nuova puntata di Legaltech Show, condotto come sempre da Silvano Lorusso e Nicolino Gentile di BLB Studio Legale.

 

Ascolta anche: Da Milano a Shenzhen: la realtà di BLB e Legaltech Italia

 

Con la trasformazione digitale degli ultimi anni, il settore giuridico sta cambiando profondamente ma rimane saldo al principio dell’efficienza. Gli aspetti fondamentali per garantire un sistema efficiente sono l’informazione, il costo (sia in termini di investimenti sia di tempistiche) e soprattutto la formazione del personale giuridico, che deve essere ampia, trasversale e renderli consapevoli degli strumenti utilizzati. Attualmente la maggiore barriera di ingresso alla giustizia è sicuramente quella dei costi, soprattutto rispetto al tempo.

La digital tranformation, l’accesso alle informazioni, l’avvento e il predominio di internet, la disponibilità e la connessione dei devices: tutto ciò è estremamente collegato, anche per quanto riguarda le competenze: non solo diritto, ma anche marketing, gestione dei dati, e gamification. Oggi non si può pensare di rivolgersi al mercato senza avere queste competenze così trasversali.

 

Ascolta anche: Legaltech: un affare (non) per pochi – intervista a Holger Zscheyge (Presidente di ELTA) 

 

“A partire dalle prime esperienze del 2005, in Italia abbiamo un processo civile telematico abbastanza efficiente, e siamo stati quasi dei precursori rispetto ad altri paesi. Milano è stata poi la punta di diamante per lo studio di determinate tecnologie e per la messa in atto di una serie di strumenti disponibili”, sottolinea Lorusso.  Con il lockdown c’è stato un ulteriore passo in avanti: pensiamo all’utilizzo di Microsoft Teams per le udienze telematiche. Ad oggi sappiamo che dai primi depositi fino alle udienze, tutto può essere telematico: possiamo e dobbiamo fare di più, poiché soprattutto in questo settore, come ci ricorda Nicolino Gentile, “si devono cercare soluzioni e non posizioni di principio”.

T. Sharon Vani

 

 

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