Intervista a Chiara Rota, CEO e founder di My Cooking Box
È il vostro anniversario. Siete a casa, luce soffusa, un po’ di musica, qualche candela, e poi lei, la vera protagonista: la tavola. Due calici di vino e due piatti presentati con cura. L’estetica è eccezionale, ma quello che vi dà la certezza di sorprendere la vostra dolce metà è la ricetta. Avete cucinato con Italo Bassi, per 27 anni alla guida dell’Enoteca Pinchiorri. Tre Stelle Michelin. Una garanzia.
Siete parenti? Avete qualche amico in comune? Nulla di tutto ciò. A unirvi è una scatola. Si chiama My Cooking Box ed è l’idea innovativa che sta dietro all’omonima startup italiana. Al suo interno due semplici elementi: la ricetta perfetta e i giusti ingredienti, nelle giuste dosi. Dietro ogni box una firma di eccellenza e, volendo, un corso di cucina in digitale.
Insomma, una soluzione brillante per fare bella figura o semplicemente per evadere dalla routine quotidiana. Per provare l’ebrezza di sentirsi un grande chef in un ristorante d’eccezione: la propria cucina!
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A parlarci di questa iniziativa Chiara Rota, CEO di My Cooking Box. Un viaggio dietro le quinte del settore Food, tra crowdfunding, networking e acceleratori. Sul fondo una domanda: come trasformare un’idea in una startup? Come continuare a crescere?
Con le parole di Rota:
“Abbiamo uno store a Milano ed è fondamentale poter toccare il prodotto con mano, ritirarlo, scoprire cose nuove. La presenza su più canali distributivi completa la dimensione digitale”.
Per approfondire, non vi resta che premere play!
Eleonora Medica