Intervista a Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo
Durante il lockdown, i servizi di food delivery si sono evoluti per sopperire alle necessità degli utenti. Non solo cibo dunque, ma anche altri servizi, come le consegne di farmaci ed altri beni essenziali di casa in casa. In questa edizione di Start M’Up, Marco Borgherese intervista Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo, l’azienda di anything delivery presente ormai in 26 paesi del mondo. Secondo una ricerca di Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano e Netcomm, il food delivery, o per meglio dire, l’anything delivery costituisce il primo comparto del mercato online in Italia con un fatturato di 566 milioni di euro.
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Uno dei punti chiave del modello di business di Glovo è la forte mobilità sul territorio che comprende non solo le grandi catene di distribuzione ma anche i piccoli esercenti. Questi elementi si uniscono anche alla varietà di servizi offerti dall’azienda ed erogati dai riders, figure professionali estremamente controverse nel panorama attuale. Elisa Pagliarani spiega quali sono gli obiettivi di Glovo per migliorare le condizioni lavorative dei riders: quartier generali nelle città, corsi di formazione sulla sicurezza stradale e di lingua italiana per stranieri sono alcune delle misure già adottate.
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Nell’ultima parte dell’intervista, Elisa Pagliarani parla di come l’azienda utilizza l’Intelligenza artificiale per migliorare le interazioni con i clienti e l’efficienza dei servizi attraverso il machine learning e i chat bot. Tra i progetti di Glovo infatti, c’è quello di diventare una super app che riunisca al suo interno il maggior numero possibile di servizi che presumibilmente non si limiteranno solo al delivery ma che guarderanno sempre più alla sharing economy.
Luisa Vittoria Amen