L’intervista all’Amministratore Delegato di Sogei, Andrea Quacivi
Torna Talk About IT, la nostra serie podcast sviluppata in collaborazione con la Sezione IT di Unindustria che indaga l’impatto della transizione digitale e dello sviluppo tecnologico sulla nostra società. In questa puntata, parliamo di sovranità digitale, un tema che andato in trend topic sui siti di news di tutto il mondo dopo che il Presidente USA, Joe Biden, ha firmato l’ordine esecutivo che dovrebbe permettere di gestire i flussi di dati transatlantici tra i servizi di intelligence americani e l’Unione Europea. Si tratta di uno storico traguardo e anche di un primo mattone per costruire e ridefinire la possibilità di accesso al bene più prezioso in circolazione: i nostri dati. Siamo di fronte a un’iniziale, ma reale ridefinizione di un Piano che punta a una totale sovranità digitale?
Approfondiamo il dibattito con il nostro speaker, Marco Borgherese, e con l’Amministratore Delegato di Sogei – Società Generale d’Informatica S.p.A, Andrea Quacivi.
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Perché abbiamo pensato alla prospettiva Sogei? In primis perché si tratta della società di Information Technology 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che opera sulla base del modello organizzativo dell’in house providing. La storia di Sogei parte nel 1976; sono oltre 40 anni, quindi, che opera nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In pratica, si inserisce in tutti i processi relativi ai metodi e alle tecniche utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni. Il suo fine ultimo è quello di contribuire alla modernizzazione dell’Italia, partecipando attivamente al processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Al centro sempre la cittadinanza. In secondo luogo, la prospettiva di un dipendente Sogei, così vuole essere definito l’AD, può aiutarci nel processo di comprensione e consapevolezza dei meccanismi digitali.
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Sovranità digitale: perché è necessario sapere di cosa si parla e perché è un tema così pervasivo nel dibattito politico odierno?
“Una domanda importante. Il tema è molto sentito perché essenzialmente si tratta della capacità di un Paese di controllare le nuove tecnologie; tenendo sempre presente che bisogna riferirlo a un coinvolgimento pieno della cittadinanza. Un tema sentito non solo per l’Italia, ma per l’Europa. Infatti, entro il 2030 dobbiamo tutti raggiungere, come comunità, quattro punti cardine: competenze in materia di digitale, avanzare sul fronte infrastrutture, raggiungere la digitalizzazione dei servizi pubblici e quella delle imprese. Credo che il tema abbia iniziato a essere sentito a partire dalla pandemia, anche a causa di una certa digitalizzazione forzata. Non dimentichiamo che la pandemia è stato uno sforzo enorme per noi, ma anche per le nuove generazioni. All’epoca non avevamo ancora chiaro il concetto di sovranità digitale, mentre oggi è una priorità dell’agenda italiana.”
Per continuare ad approfondire, ascolta il podcast.
F. P.
