Rientro in ufficio: le aziende puntano sempre di più sui corsi e-learning

Il mercato dell’e-learning è esploso oltre ogni limite, con una crescita prevista del 10,3% per la cifra stupefacente di 457,8 miliardi di dollari entro il 2026

 

 

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare quanto ci siamo dovuti adattare durante la pandemia. I lockdown hanno portato con sé un cambiamento sconvolgente nel mondo dell’istruzione. È come se il settore educativo avesse fatto un giro a 360°, abbracciando nuovi orizzonti e sfidando le convenzioni. I vecchi paradigmi sono crollati, facendo spazio a un’era in cui l’apprendimento non è più confinato dentro quattro mura, ma si diffonde ovunque, grazie alla potenza degli strumenti digitali: computer, smartphone, tablet e visori.

In questo nuovo mondo, l’education si adatta alle nostre esigenze personali, come un sarto che crea un abito su misura. Mai prima d’ora l’apprendimento è stato così personalizzato, tenendo conto delle diverse intelligenze umane: logica, emotiva, relazionale, artistica… È come se avessimo scoperto una chiave segreta per sbloccare il nostro potenziale nascosto.

Il mercato dell’e-learning è esploso oltre ogni limite, con una crescita prevista del 10,3% per la cifra stupefacente di 457,8 miliardi di dollari entro il 2026 (fonte “GlobeNewswire”). Non si tratta solo un cambiamento economico, ma di un balzo in avanti per le persone che vivono in luoghi remoti, che sono ora in grado di accedere a un’istruzione di qualità come mai era successo prima.

 

 

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Secondo i dati di “IndustriaeLearning”, i programmi di formazione completi hanno prodotto un aumento del 128% delle entrate per ciascun dipendente. Questo dato sottolinea quanto la formazione sia diventata la politica aziendale più cruciale, con il 68% dei dipendenti che riconosce la sua importanza, come evidenziato da “Clear Company”. Inoltre, il 72% delle organizzazioni vede nell’e-learning un vantaggio competitivo decisivo, secondo “ElearningIndustry”. Non si tratta di un fenomeno isolato: il 90% delle aziende a livello globale ha adottato questa rivoluzione, secondo le ricerche di “Ricerca e Mercati”. Stiamo assistendo a un cambiamento radicale nel mondo del lavoro, dove la formazione si è trasformata nella chiave per aprire nuove opportunità.

Ma oltre i numeri e le statistiche, emerge una trasformazione più profonda. L’e-learning non è semplicemente una modalità alternativa di istruzione, ma un’esperienza immersiva e interattiva che trasforma l’apprendimento in un’avventura, piuttosto che in una lezione noiosa. In questa nuova realtà, il sapere non è più una trasmissione passiva, ma un viaggio esperienziale che coinvolge attivamente l’individuo.

Da una prospettiva filosofica, possiamo riflettere su come l’e-learning stia ridefinendo il concetto stesso di conoscenza e apprendimento. Il filosofo Michel Foucault, nei suoi studi sul potere e la conoscenza, avrebbe probabilmente osservato come l’e-learning stia decentralizzando il sapere, rendendolo più accessibile e diffuso. Non è più l’istituzione a detenere il controllo esclusivo dell’educazione, ma l’individuo che, attraverso la tecnologia, può accedere al sapere in modo autonomo e personalizzato.

Il sociologo Zygmunt Bauman, con la sua teoria della “modernità liquida”, avrebbe interpretato questa trasformazione come un riflesso della nostra società in continua mutazione, dove le strutture rigide e tradizionali dell’istruzione si stanno dissolvendo in favore di modelli più flessibili e adattabili. L’e-learning è, se vogliamo, in parte la risposta a questa fluidità, un sistema educativo che si adatta alle esigenze di una società in perenne cambiamento.

L’e-learning è anche una scelta sostenibile, con una riduzione delle emissioni di gas serra causate dagli spostamenti fino all’86%, come riportato da “Skillscouter”. Questo aspetto verde dell’istruzione digitale non solo risponde alle esigenze ambientali, ma promuove anche l’inclusione, offrendo nuove opportunità a persone con disabilità o disturbi dello spettro autistico, che possono accedere a un’istruzione più equa e accessibile.

 

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Nel vasto mondo delle soluzioni interattive, tre approcci stanno emergendo con forza, ciascuno portando con sé un potenziale emozionale e coinvolgente unico.

 

Realtà aumentata: L’incanto della sovrapposizione digitale al mondo reale

La realtà aumentata è una tecnologia che ha il potere di fondere il mondo reale con un tocco di meraviglia digitale. Con una semplice fotocamera di un dispositivo mobile, puoi svelare un universo di informazioni e dettagli nascosti nell’ambiente circostante. È come avere il potere di vedere il mondo attraverso una lente magica, arricchita da un flusso costante di dati multimediali.

Antonio Franzese, il co-fondatore della visionaria società italiana Media Engineering, parla di questa trasformazione: “La tridimensionalità è immersiva, e non si tratta solo di riprodurre processi aziendali. È la capacità di creare ambienti di lavoro e laboratori che sono così realistici da essere sbalorditivi”.

 

Gamification: il potere del gioco per trasformare il lavoro

La gamification è come un portale che porta il divertimento e la motivazione nel mondo degli affari. Prende elementi del design dei giochi e li trasforma in strumenti potenti per raggiungere obiettivi, risolvere conflitti e migliorare la leadership. Questo mondo interattivo è popolato da classifiche, sfide, livelli da conquistare e storie coinvolgenti. È un viaggio in cui i feedback costanti spingono verso un costante miglioramento.

Franzese spiega: “Grazie alla gamification, apprendere diventa un’avventura. Accende la passione e la motivazione degli utenti, rende il processo di apprendimento memorabile e migliora la collaborazione tra colleghi. Nella formazione aziendale, la gamification aumenta i tassi di completamento delle attività e rende il sapere facilmente applicabile sul campo. Inoltre, la possibilità di definire obiettivi e misurare i progressi semplifica la valutazione dei risultati.”

 

Realtà virtuale: esplorare mondi sconosciuti senza lasciare la tua sedia

La realtà virtuale è come una porta segreta verso mondi alternativi, creati dal computer. Ti trasporta in un ambiente dove sei libero di vagare, esplorare e immergerti. Puoi regolare la luce, aggiungere la colonna sonora perfetta e creare un’atmosfera che evoca emozioni intense. In questo ambiente digitale, le emozioni diventano palpabili, i confini della realtà si dissolvono, e tu sei il protagonista della tua avventura. La realtà virtuale è una finestra verso l’ignoto, un mezzo per vivere esperienze che altrimenti sarebbero fuori portata.

In questo affascinante mondo delle soluzioni interattive, la tecnologia si fonde con l’emozione. Il risultato è un’esperienza senza pari. Ognuna di queste opzioni offre una via per affrontare le sfide e abbracciare le opportunità in modo nuovo e coinvolgente. L’emozione è sempre al centro, che tu stia cercando di arricchire il tuo ambiente con la realtà aumentata, di trasformare il lavoro in un’avventura con la gamification oppure di esplorare mondi digitali con la realtà virtuale.

“La realtà aumentata, la gamification e la realtà virtuale garantiscono un grado di engagement totale – conclude Franzese – ma dobbiamo ricordare che a ogni tecnologia corrisponde una soluzione tecnologica, diversa da azienda ad azienda, per questo motivo è fondamentale la personalizzazione. L’e-learning, infatti, è una metodologia che permette di trasmettere conoscenza fuori dall’aula, quindi molto dipende dalla didattica applicata, come la piattaforma da utilizzare, la grafica, e, soprattutto, i contenuti, compresi i quiz da sottoporre ai partecipanti”.

 

Ascolta anche la nostra serie podcast Stranger Books, alla scoperta del complesso settore dell’Education Technology

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