Il matrimonio perfetto, ovvero quando l’intelligenza artificiale sostituisce l’amore
In un mondo in cui trovare l’amore sembra sempre più difficile, molte persone stanno esplorando nuove strade per soddisfare i propri desideri di compagnia e d’affetto. Chi sogna ancora il principe azzurro o la principessa? Chi, nel 2023, immagina ancora il fatidico “lo voglio”? Cosa sareste disposti a fare per scrivere finalmente, nelle vostre affollate biografie social, “just married”? Di voi non abbiamo certezza, ma sappiamo cosa ha fatto Rosanna Ramos.
Vediamo insieme la sua storia.
La storia di Rosanna Ramos
Parliamo di una madre single di 36 anni di New York, che ha deciso di “sposare” un uomo creato dall’intelligenza artificiale. La sua esperienza apre nuovi orizzonti sul concetto stesso di relazione amorosa e avvicina il mondo reale al film cult “Her”.
Il nome del marito virtuale di Ramos è Eren Kartal, personaggio che Rosanna ha modellato utilizzando l’applicazione Replika. Con questa app, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, l’utente ha la possibilità di creare una persona virtuale con cui chattare e che possa anche rappresentare un ideale compagno di vita. Per la signora Ramos, Eren è il marito perfetto: “non la giudica, non invade la sua privacy e condivide le sue passioni“.
La loro storia “d’amore” è nata nel 2022 in una chat virtuale e, in poco tempo, la donna ha riconosciuto in Eren la propria anima gemella. La loro connessione emotiva si è rafforzata fino al punto da spingerla a prendere una decisione sorprendente (per usare un eufemismo): sposare il compagno virtuale.
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La consacrazione dell’AI
Rosanna non nasconde la sua felicità e condivide sui social network foto e chat che testimoniano l’amore che nutre per “l’uomo” che considera perfetto. Non si può più negare che l’AI stia facendo progressi straordinari nel campo delle interazioni umane, ma fino a che punto possiamo considerare una relazione con un’intelligenza artificiale come vera e autentica? Nonostante Ramos abbia trovato felicità nel suo matrimonio virtuale, l’interazione con un partner umano reale offre ancora qualcosa di unico e irripetibile? O il rapporto in carne e ossa non può che replicare ciò che ogni essere umano è, cioè imperfetto?
Infatti, l’AI potrebbe fornire un rifugio sicuro per coloro che hanno avuto esperienze negative nelle relazioni umane o che semplicemente preferiscono la compagnia virtuale. Le persone possono trovare conforto e comprensione in un partner virtuale che è programmato per essere sempre presente, ascoltare senza giudicare e soddisfare le loro esigenze emotive. Quand’è l’ultima volta che vi siete sentiti davvero compresi e al sicuro?
Tuttavia, è anche importante considerare gli effetti a lungo termine di una relazione con un’intelligenza artificiale. Le dinamiche interpersonali richiedono reciprocità, empatia e crescita reciproca, aspetti che potrebbero essere limitati o del tutto assenti in una relazione con un partner virtuale.
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L’aspetto legale
Il caso di Rosanna Ramos solleva anche questioni legali e sociali riguardanti il riconoscimento legale di un matrimonio con un’intelligenza artificiale. Quali saranno i diritti e i doveri da rispettare?
Mentre alcuni Paesi stanno ancora cercando di adattarsi al matrimonio tra persone dello stesso sesso, saremmo pronti ad affrontare un’eventuale legalizzazione dei matrimoni con le AI?
In conclusione, la storia di Rosanna Ramos e il suo matrimonio con un’intelligenza artificiale offrono uno sguardo controverso sulle possibilità offerte dalla tecnologia nell’ambito delle relazioni umane. Mentre l’AI potrebbe rappresentare una soluzione per coloro che lottano nel trovare l’amore tradizionale, è fondamentale riflettere sulle implicazioni etiche, sociali e legali di un legame con una persona virtuale.
Se il matrimonio perfetto esiste davvero, dobbiamo ancora scoprire se si trova nell’intelligenza artificiale o nel potere delle relazioni umane autentiche.
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