AI, cloud, Cyber Security e blockchain sono i quattro trend da cavalcare per restare sulla cresta dell’onda della trasformazione digitale
Activa Digital ha scelto lo Spazio Rossellini, polo dedicato alla creatività della Regione Lazio, come scenario per il proprio kick off annuale, ovvero il momento deputato a ripercorrere sfide e successi del 2023 e a volgere lo sguardo al futuro con fiducia.
A orchestrare gli interventi il CEO, Marco Borgherese. Surfin’ evolution il motto del meeting, un continuum rispetto al payoff di Activa Digital, Look ahead: ovvero guardare al futuro, come sempre, seguitando a cavalcare l’onda.
Infatti, la sfida principale dell’anno, prospettata ai 200 dipendenti presenti tra il pubblico, è la necessità di andare oltre la comfort zone. Se è vero che il Gruppo Activa da più di 20 anni cavalca l’Innovazione, è altrettanto vero che i quattro trend attualmente sulla cresta dell’onda evolvono a una velocità impressionante (pensate soltanto ai passi in avanti fatti in pochi mesi dall’AI generativa), ed è, quindi, necessario formarsi alla stessa velocità per restare al passo e continuare a cavalcarli.
Ma quali sono le onde da surfare? Ovviamente la già citata intelligenza artificiale, ma anche il cloud, la Cyber Security e la blockchain. Trend imprescindibili, che vanno a una velocità tre volte maggiore di quella del mercato ICT.
Activa Digital si propone di padroneggiare questi trend ponendosi, al contempo, come priorità per il 2024: l’accelerazione della crescita, il rafforzamento della competitività e l’ampliamento delle proprie Value Proposition e reputation. Il tutto attraverso missioni, azioni concrete che rimandano sempre a un medesimo fine ultimo, evidenziato, nel suo discorso, dal Presidente di Activa Digital e del Gruppo Activa, Lelio Borgherese: il caring.
“Mi sono chiesto: qual è la nostra specificità? Ho provato a ragionare sul passato e sui nostri primi payoff. Il primo è stato ‘tecnologia in cooperazione’, poi ‘passion to care’, oggi ne sentiamo un altro, ‘surfin’ evolution’. Ebbene, in tutti c’erano dentro tecnologia, cooperazione, innovazione, passione, cura. Noi facciamo delle cose, utilizzando la tecnologia, mettendoci dentro cuore, intelletto e passione, cooperando tra le anime del Gruppo, perché ci prendiamo cura dei nostri clienti, piccoli o grandi che siano, pubblici o privati che siano, e, tramite loro, ci prendiamo cura di milioni di cittadini e cittadine italiani e, in parte, europei. Se comprendiamo il senso profondo di quello che facciamo, tutto si rimette nella giusta prospettiva. Qualunque cosa – che sia una fattura, una registrazione di una scrittura contabile, una selezione di un nuovo talento, una trattativa commerciale, lo sviluppo di un nuovo progetto sulla blockchain – assume un significato, una pregnanza che non si limita al business. Questo ci rende diversi da tutti gli altri.”
Activa Digital è il frutto di un percorso e insieme un risultato corale, come ricordato dal CEO Marco Borgherese. Con le sue parole, “rimanda a un ecosistema, un’organizzazione rizomatica, per usare una definizione che mi piace molto, perché i rizomi sono esseri biologici in grado di creare sempre nuove connessioni tra loro”.
Leggi anche il resoconto del kickoff 2023: Benvenuta Activa Digital
Restando sulla metafora del surf, il CEO ha poi fornito qualche dato su un mercato, quello ICT, che, qualche volta, negli ultimi tempi è sembrato difficile, se non impossibile, cavalcare. 77 i miliardi già raggiunti, 84 quelli che raggiungerà nel 2024, una crescita stabile del 4%.
Accanto a questi, i numeri, sorprendenti, di Activa Digital: una crescita del 12%, 200 dipendenti a fronte del 94% delle aziende ICT italiane che conta team di meno di 10 persone. “In questo mercato turbolento sembrava impossibile imperniare sull’Innovazione la nostra strategia di Gruppo; eppure, abbiamo varato il più grande progetto di Ricerca, Sviluppo e Innovazione della nostra storia, xMeta, che ci accompagnerà nei prossimi anni”, ha aggiunto Marco Borgherese.
Al suo intervento, ha fatto eco quello del DG, Livio Vezzi, che ha illustrato i risultati raggiunti nel corso del 2023 e delineato, nel dettaglio, gli obiettivi per il 2024, concludendo il suo discorso con un’altra metafora sportiva. “L’anno scorso, parlando del viaggio che Activa Digital doveva intraprendere, si disse che era più vicino a una maratona che ai 100 metri. Adesso, con la linea di partenza alle spalle, devo dire che la metafora calzava perché la fatica c’è, così come la visione delle attività e dei chilometri ancora da fare. C’è, però, anche il respiro dato dalla certezza di poter realizzare qualcosa perché si hanno tempo, capacità ed energie”.
Il kickoff 2024 di Activa Digital ha visto poi il susseguirsi degli interventi dei responsabili delle Business Area (Digital Solutions, Infrastructure Services, Software Engineering, Next Gen Tech) e dei Brand Manager di Alechin, Artence, Chorally e Rebel, ciascuno incentrato sulle azioni da intraprendere nei prossimi mesi, coerentemente con la strategia illustrata dal Top Management.
Cosa rimane, al termine di un incontro tanto pregno di contenuti?
Sicuramente la certezza che, pur nell’imprevedibilità del business e con l’avanzare inesorabile di fenomeni globali, l’intraprendenza, il coraggio, la libertà, l’anticonformismo, il pensiero laterale – caratteristiche che contraddistinguono il modo di essere e lavorare delle persone di Activa Digital – consentiranno al Gruppo, come su un’onda, di intraprendere i giusti percorsi e comprendere fenomeni altrimenti sfuggenti.
Ancora, con le parole del CEO, Marco Borgherese:
“Nel surf, come nel business, è fondamentale osservare la situazione, adattarsi al contesto, prepararsi con perseveranza per raggiungere l’armonia plastica dei gesti, la sinergia tra la visione, i movimenti del corpo, il bilanciamento del peso – una volta sui talloni, un’altra sulle punte. Il surf è la metafora del cavalcare la complessità stando in equilibrio tra l’incertezza e le turbolenze, tra ciò che è prevedibile e ciò che è imprevedibile, tra presente e futuro. In definitiva, rappresenta la nostra capacità di vincere sfide che sembravano impossibili”.