Come funziona Threads, l’app di Meta arrivata anche in Italia

Avevamo parlato dell’app che sfida X mesi fa: da qualche giorno Threads è finalmente arrivata anche in Italia

 

 

La nuova app gratuita targata Meta – che possiede già Facebook, Instagram e WhatsApp – è stata lanciata negli USA lo scorso 6 luglio. Da pochi giorni Threads è finalmente disponibile per gli utenti di tutta Europa, Italia compresa.

Il logo di Threads

Sui motivi del ritardo la società si è espressa così in un comunicato: “La priorità per noi è garantire che i nostri prodotti e servizi siano conformi alle leggi dell’area geografica in cui operano. È stato importante prenderci il tempo necessario per comprendere il panorama normativo investendolo in conversazioni con le autorità di regolamentazione in UE. Riteniamo che ora Threads sia conforme alle norme vigenti. Continueremo a dialogare con le autorità di regolamentazione man mano che il panorama normativo si evolverà.”

 

Cos’è e come funziona la nuova app satellite di Instagram?

Progettata dal team di Instagram, Threads permette di condividere testi, foto, video, audio e, in generale, di partecipare a conversazioni pubbliche.

Nella descrizione diffusa da Meta, la nuova app di microblogging vuole essere “il luogo in cui le comunità si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che interessano oggi a ciò che sarà di tendenza domani”. Sempre dalla presentazione ufficiale di Threads: “qualunque cosa ti interessi, puoi seguire e connetterti direttamente con i tuoi creator preferiti, oppure creare un tuo seguito per condividere idee, opinioni e creatività con il mondo.”

 

 

Leggi anche il nostro primo articolo sul tema: Ecco Threads, l’app che sfida Twitter

 

 

Retaggi del passato e novità

Esteticamente Threads ricorda Instagram, cui è strettamente collegata. Negli ultimi giorni, infatti, ogni utente del social ha ricevuto una notifica con un biglietto personalizzato. Cliccando sull’invito potrà accedere a Threads, in automatico con lo stesso nome dell’account Instagram. L’integrazione con il social offre come vantaggio la base di follower di partenza.

L’app, però, nasce principalmente come alternativa all’ex Twitter (oggi X) per quegli utenti che si siano sentiti traditi dal cambio di rotta ad opera di Elon Musk. Non sorprende, quindi, che ne riprenda alcune caratteristiche.

Basti pensare al feed in cui è possibile pubblicare micro-post dalla lunghezza massima di 500 caratteri, commentare, ripostare contenuti, allegare foto, video della durata massima di cinque minuti, audio e link. Come su X, poi, si possono seguire altri utenti, essere seguiti a propria volta e usare hashtag.

Al di là delle somiglianze, non mancano le novità, ad esempio la creazione di gruppi privati e l’uso di emoji animate. Non solo, ad oggi Threads offre anche la possibilità di impostare uno stato personalizzato, un po’ come il caro vecchio Facebook.

La neonata app è in continua evoluzione, quindi è lecito aspettarsi l’arrivo di nuove funzionalità in breve tempo.

 

Leggi anche: Elon Musk cambia il nome di Twitter in X

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