In questa edizione di Téchne conosciamo Kiki Kowalski, giovane illustratrice salernitana, autodidatta nell’arte del disegno.
L’emergenza Covid 19 non ha fermato la creatività né l’impulso all’arte figurativa. Dagli artisti che hanno disegnato la loro interpretazione del Coronavirus, nel vero senso della parola, disegnando la particella virale che ormai tutti conosciamo, fino alla fortunata serie Rebibbia Quarantine del fumettista romano Zerocalcare. In questa edizione di Techné, Giulia Borgherese ospita Kiki Kowalski, giovane illustratrice salernitana, autodidatta nell’arte del disegno.
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Kiki Kowalski lavora come editorial project manager in una casa editrice e racconta i cambiamenti che il mondo dell’editoria sta vivendo negli ultimi anni con la virata verso il digitale, vera rivoluzione nel settore. Durante la prima parte dell’intervista spiega in che modo ha saputo coniugare la sua passione per le illustrazioni con il suo lavoro e di come le competenze acquisite con la laurea in filosofia l’abbiano aiutata a farsi strada nel settore dell’editoria.
Kiki ha discusso con Giulia Borgherese anche delle nuove tecnologie a supporto dell’arte e delle illustrazioni che utilizza solo da pochi mesi e di cui sta scoprendo pian piano, le potenzialità.
Uno degli elementi ricorrenti nelle illustrazioni di Kiki Kowalski è la saga di Harry Potter di cui lei è grande fan e di cui ama riprodurre i personaggi. In base all’esperienza di Serena Riglietti, l’illustratrice che disegnò le copertine della prima edizione di Harry Potter giudicata “strana” dai fan della saga e dalla stessa scrittrice J.K. Rowling, Kiki Kowalski racconta le difficoltà dell’illustratore nel cercare di accontentare le richieste dei clienti e dei committenti.
Luisa Vittoria Amen