Insieme a Simone Ranucci Brandimarte, Founder e Vice Presidente dell’Italian Insurtech Association, i nostri speaker approfondiscono lo stato dell’arte della rivoluzione digitale del mondo assicurativo italiano
Puntata speciale per Next Insurance: i nostri speaker, Eleonora Gallarati e Massimiliano Maggioni, sono andati nella sede di Yolo Group per parlare di Insurtech con uno dei massimi leader della rivoluzione digitale nel mondo assicurativo italiano.
Simone Ranucci Brandimarte è co-fondatore e Presidente di Yolo Group. È anche Presidente del Gruppo DigiTouch e co-fondatore di Multiple Ventures. In passato è stato CEO di GoSwiff, Presidente e fondatore di Glamoo, co-fondatore di Buongiorno SpA e, infine, manager di Andersen Consulting (ora Accenture).
Vi basta? A lui no.
Dal 2020 è fondatore e Vice Presidente dell’Italian Insurtech Association. I nostri lo hanno incontrato in veste di co-autore, assieme a Gerardo Di Francesco, di “Insurtech or out, l’Industria assicurativa italiana sulla strada della digitalizzazione“.
Una strada, secondo gli autori, già tracciata, che corre dritta e senza scorciatoie fino al 2030, anno in cui vedremo “vincitori e vinti del mondo assicurativo”. Il 2030 è l’anno delle deadline: quella dei Millenium Goals dell’Agenda ONU e quella del completamento della rivoluzione Insurtech in Italia.
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“Nei prossimi sette anni si ridefiniscono i confini del mondo assicurativo”, esordisce Ranucci Brandimarte. E continua:
“Il mondo assicurativo global passerà dal valore di 4.8 trillion, nel 2020, a 10 trillion nel 2030. La rivoluzione digitale genera un raddoppio dell’Economia assicurativa globale. In altre Industries come travel, musica, banking, non c’è stato un aumento del perimetro dell’Industria stessa. La digitalizzazione ha spostato valore dall’analogico al digitale oppure ha contratto l’Industria. I viaggi sono diventati più economici, i conti correnti più accessibili, e così via, quindi, in un certo senso, è diventata più piccola l’Industria. Nel mondo assicurativo non sarà cosi perché l’Industria assicurativa è sottopenetrata. Si pensi che solo il 5-10 % della popolazione ha una polizza non RA Auto, quindi c’è molto più potenziale e con il digitale si arriva ai segmenti di clientela sottopenetrati. Da 4.8 a 10 trillion, dunque, e dal 23% all’80% di polizze digitali, dal 2020 al 2030. Si avrà un’Industria molto più grande e molto più digitalizzata”.
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“Ora o mai più” è la Call to Action dell’Italian Insurtech Association. Una fortissima chiamata all’azione della community Insurtech che guida la rivoluzione di un’Industria, quella assicurativa, ancora indietro nel nostro Paese per svariate ragioni: scarsa attenzione, scarsa consapevolezza e, soprattutto, scarsi investimenti.
Ancora con le parole del nostro ospite: “Ora o mai più per investire in tecnologia, per sperimentare, per collaborare, per seguire il patto dell’Innovazione, per adeguarsi a una visione globale e per capire che l’Insurtech non potrà che migliorare, nei prossimi anni, le performance di tutti i protagonisti dell’Industria assicurativa, che si tratti di una compagnia, di un intermediario o di una rete di agenzie”.
Quindi tecnologia, investimenti e tante conoscenze. L’80% degli agenti assicurativi in Italia, infatti, ad oggi ha un grosso gap di competenze rispetto a quelle necessarie per stare al passo con la trasformazione digitale.
Chi saranno, quindi, i vincitori del mondo assicurativo? Solo i player che sapranno investire in tecnologie e in percorsi di upskilling e reskilling si trasformeranno in “Bionic Agent” e sopravviveranno alla rivoluzione dell’Insurtech.
Noi lo racconteremo su Radio Activa Plus, e su Vanguard Evolution, la piattaforma di Knowledge Building per imprenditori e imprenditrici della distribuzione assicurativa.
Ci vediamo nel 2030.
Nel frattempo, invitiamo i player al passo con la rivoluzione digitale a seguire l’Italian Insurtech Summit 2023 “Out of the box”, organizzato proprio dall’Italian Insurtech Association.
Trovate maggiori dettagli qui.
E. G.