Pazienti non si nasce, si diventa!
“Questo libro ci mostra chiaramente che non è necessario nascere pazienti, ma che tutti lo possiamo diventare. […] Nell’immaginario comune spesso la pazienza è associata alla pigrizia e all’immobilità. Niente di più sbagliato. La pazienza è quel mix di costanza, perseveranza e capacità di attendere che da sempre ha contraddistinto le grandi donne e i grandi uomini“. Questa la quarta di copertina dell’ultimo libro di Raffaele Gaito: L’arte della pazienza. Come essere perseverante in un mondo frenetico (FrancoAngeli, 2021).
Un volume che potremmo presentare con semplicità. E quindi lo facciamo. Avete presente quando la nonna diceva “la pazienza è la virtù dei forti”? Ecco, aveva ragione.
Certo, il famoso proverbio non scende proprio nel dettaglio, e forse andrebbe un po’ svecchiato. Ma non è questo il punto. Ciò che vale la pena ricordare è che fin dall’antichità si è riconosciuto il valore della pazienza. Oggi, in un mondo frenetico dove la parola d’ordine è “velocità a ogni costo”, rischiamo di dimenticarcelo. E qui entra in gioco Raffaele Gaito, growth coach, autore, speaker e blogger. Cambia paradigma e ci dipinge una pazienza di nuovo appetibile. Una soft skill necessaria per arrivare al successo: ecco cosa è la pazienza. E lui promette di insegnarla.
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Come nasce l’idea di un libro del genere in qualcuno che è sempre in movimento? E in che modo si insegna l’arte della pazienza? Spinta da simili interrogativi la nostra Alessandra Pagani ha contattato Gaito, il resto è podcast. Dal loro scoppiettante botta e risposta scopriamo che la pazienza è “quello che facciamo mentre aspettiamo”. Un’attività dunque, e non una non-azione come spesso si crede. Un insieme di comportamenti produttivi che possono portare a risultati straordinari. La storia ne è testimone. E così nel libro vediamo rincorrersi grandi esempi di “pazienti” di successo: imprenditori (Jack Ma, Reed Hastings), scrittori (J.K. Rowling, Astrid Lindgren), sportivi (Michael Jordan, Mary Kom) e altri ancora… Steve Jobs, Marco Aurelio, nonna Anna!
Supereroi del presente e del passato. Da ciascuno impariamo un trucchetto, o mutuiamo un po’ di volontà. Essere pazienti richiede impegno. Costanza. Determinazione. Ancora di più oggi, tra fear of missing out, dipendenza da social network e ansia da like. Dobbiamo soffocare la paura di sentirci esclusi. Di dover accelerare sempre, sempre presenti, sempre pronti.
Gaito parla del “coraggio di non fare nulla”. Il non avere paura, davanti a una scelta, di non agire. Quale il ruolo della stasi, dunque? E come possono coesistere pazienza e competitività nel business? Laddove la competitività tra le aziende è stimolo per innovare, che ruolo ha la pazienza?
Scopriamolo insieme. È il momento di premere play!
Eleonora Medica