Descritto oltre 30 anni fa dalla studiosa Margaret Rossiter, il Matilda Effect è ancora presente nella nostra società. Nonostante resti molta strada da fare, programmi come il Fondo per la Repubblica Digitale rappresentano delle vere e proprie bussole. Ne parliamo con Martina Lascialfari
Nel lontano 1993 la storica della Scienza Margaret Rossiter descrisse con maestria il Matilda Effect, un fenomeno che gettava luce sulle sfide affrontate dalle donne nei campi della Scienza, della tecnologia e della Matematica. Questo fenomeno consiste nella costante svalutazione del contributo delle donne alla ricerca scientifica. Storicamente le loro scoperte e i loro sforzi, infatti, venivano spesso attribuiti ai colleghi uomini o, peggio ancora, ignorati in modo evidente rispetto a quelli apportati dagli scienziati maschi.
Oltre 30 anni dopo, ci troviamo ancora a confrontarci con questa realtà. Infatti, numerose ricerche dimostrano che la strada verso la parità di genere, sia dal punto di vista culturale sia sul fronte economico, è ancora lunga e tortuosa.
I numeri parlano chiaro: nelle materie STEM le donne sono sottorappresentate. All’interno di questo podcast abbiamo citato ripetutamente le cifre allarmanti sulla disparità di genere. Per fare solo un esempio, secondo un rapporto dell’Unione Europea, solo il 19% dei professionisti ICT è costituito da donne e solo un laureato su tre nelle materie STEM è di sesso femminile.
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Ma cosa accade in Italia? Nel nostro Paese la situazione è ancora più complessa: solo il 46% delle persone tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, a fronte di una media europea del 54%. Questo divario non riguarda solo la conoscenza delle tecnologie, ma riflette anche la mancanza di opportunità e di sostegno per le donne che desiderano intraprendere carriere nelle discipline scientifiche e tecnologiche.
Eppure, nonostante le sfide, le iniziative volte a promuovere la partecipazione femminile nelle discipline STEM stanno crescendo. Sempre più donne si stanno facendo avanti per rivendicare il loro posto in questi ambiti. Proprio per combattere il Matilda Effect. È tempo di abbattere gli ostacoli, di riconoscere il valore delle donne nella Scienza e di creare un futuro in cui il Matilda Effect sia solo un ricordo, superato dalla forza e dalla determinazione delle menti femminili.
Proprio questo argomento è al centro del nuovo episodio di “WoW – Women on Web”, il podcast tecnofemminista di Radio Activa Plus condotto e curato da Federica Meta e Francesca Pucci, che racconta il digitale e l’Innovazione da un punto di vista femminile. Stavolta ad accompagnare le nostre speaker c’è Martina Lascialfari, responsabile delle attività istituzionali del Fondo per la Repubblica Digitale.
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Ma cosa fa e con quale obiettivo è nato il Fondo per la Repubblica Digitale?
“Nasce per rispondere a un’esigenza impellente del nostro Paese, che è appunto l’arretratezza delle competenze digitale“, afferma Lascialfari. In Italia, infatti, sono 26 milioni le persone che non hanno competenze digitali di base. “Questo vuol dire una limitazione rispetto all’accesso ai servizi, anche pubblici”, prosegue la nostra ospite. Per poi aggiungere: “Soprattutto, questo dato significa avere dei limiti, incontrare degli ostacoli per quanto riguarda il mondo professionale”.
Inevitabilmente, le cifre si fanno più drammatiche se si considerano alcune fasce della popolazione: i giovanissimi, i cosiddetti neet, ma anche le donne. Il Fondo, dunque, nasce per rispondere a un’esigenza importante prettamente italiana.
Per saperne di più non ti resta che ascoltare l’episodio! E, se i temi trattati sono di tuo interesse, clicca qui per ascoltare le altre puntate del nostro podcast tecnofemminista!
T. S. V.