Saldi invernali 2023: come comprare sostenibile

Che sia online o in negozio, esiste un modo per acquistare senza alimentare il Climate Change?

 

 

Al via la stagione dei saldi invernali 2023. Secondo Confcommercio quest’anno “saranno oltre 15 milioni le famiglie interessate e ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro”. Da un lato, i saldi sono un’occasione di crescita per l’economia e un modo per risparmiare per chi non può permettersi un acquisto a prezzo pieno; dall’altro lato, con l’avvento di Fast Fashion, Black Friday e Cyber Monday, come cambia il nostro approccio alla spesa? Non viviamo forse un ossimoro? I valori di sostenibilità sociale e ambientale ci spingono a puntare su capi di qualità, con filiera certificata e materiali riciclabili, d’altra parte il portafoglio brama sempre la prossima offerta.

In quest’economia, fatta di alti e bassi, ipocrisie e slogan, solo un protagonista: il caos. Proviamo a fare chiarezza.

 

 

Ascolta il nostro podcast: Quando fashion e innovazione digitale si incontrano

 

 

Saldi 2023. Partiamo dicendo che esistono sempre più modi per acquistare. Il grande classico di recarsi in un negozio fisico, magari sotto casa; lo shopping online con diverse scelte di consegna; la riscoperta del noleggio dei vestiti; la nascita di app per capi vintage. La sensazione è quella di essere dentro un enorme parco giochi, un’infinità di attrazioni e, quindi, un numero enorme di modi per mettere le mani su più capi di abbigliamento. Ma qual è l’opzione migliore per il pianeta?

 

 

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Online VS di persona.

Gli acquisti online e in negozio implicano entrambi trasporti che possono produrre emissioni che contribuiscono al riscaldamento del pianeta. Infatti, per la maggior parte delle operazioni fisiche, le aziende devono spostare i vestiti dai magazzini ai negozi; i consumatori fanno viaggi da e verso quei negozi, spesso in auto ad alto consumo di benzina. Anche rivenditori online in genere spediscono le merci ai centri di distribuzione prima di consegnarle direttamente ai consumatori o lasciano i pacchi nei negozi o in altri luoghi centrali dove le persone possono andare per ritirare i propri articoli.

Alcune ricerche suggeriscono che optare per l’acquisto online potrebbe ridurre le emissioni, poiché più consumatori che si recano in negozio con diverse automobili causeranno maggiore inquinamento rispetto a un solo furgone che consegna a più consumatori. Detto questo, le variabili sono tante: conformazione delle città, tipologia di alimentazione del veicolo, vicinanza al negozio.

Il contro dell’acquisto online in termini di Green Economy è il desiderio da parte della popolazione di spedizioni sempre più veloci, il cosiddetto “effetto Amazon”.

Arriviamo quindi ad alcune buone pratiche per questi saldi 2023:

  • per il negozio fisico optare per trasporto pubblico, a piedi o in bicicletta;
  • per l’acquisto online optare per spedizioni più lente.

Prima di procedere al pagamento, si potrebbe seguire un assunto efficace, cioè chiedersi: desidero così tanto questo prodotto da poter aspettare una settimana o prendere la bicicletta?

 

 

Esiste una moda nuova e sostenibile? Spoiler: sì, ascolta la nostra intervista

 

 

L’insostenibile leggerezza dei resi.

La possibilità di restituire un vestito o un oggetto comprato online è, oggi, uno dei principali elementi che influenzano l’acquisto, tanto che secondo uno studio pubblicato su The Journal of Marketing, le aziende che offrono resi gratis possono aumentare le proprie vendite del 457%. Al giorno d’oggi produciamo e acquistiamo 70 volte più di quanto non si facesse negli anni Cinquanta e il 99% di questi acquisti diventano rifiuti entro i primi 12 mesi.

Mai come oggi essere consapevoli di questi numeri può modificare le nostre abitudini di acquisto. Quando entriamo in uno store, digitale o fisico, chiediamoci: lo userò anche la prossima stagione o quando smetterò di vederlo indossato da altri non mi piacerà più?

Concludiamo con il messaggio chiaro e diretto del famoso ambientalista, giornalista, divulgatore scientifico, presentatore e produttore, Sir David Attenborough.

“Fermiamo la produzione di rifiuti di ogni tipo. Smettiamo di sprecare energia, smettiamo di sprecare cibo, smettiamo di sprecare la plastica e smettiamo di sprecare tempo. Questa è una parola preziosa e ognuno di noi può usare le proprie azioni e la propria voce per salvare il pianeta. È importante che ci impegniamo in questo come se il nostro personale futuro dipendesse da come ci comportiamo.”

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